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Cameretta Montessori 0-6 mesi

Carlotta Cerri
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Da molto tempo ho in mente di scrivere un post sul nostro ambiente preparato e su come si è evoluto da quando Oliver è nato.

Per chi dà i primi passi nella filosofia Montessori, l’ambiente preparato non è altro che un posto dove il bimbo trova tutto ciò di cui ha bisogno per la sua evoluzione fisica, psichica e sociale (quest’ultima più nelle scuole in cui l’aula si chiama, appunto, ambiente preparato). Per questo, un ambiente preparato è ordinato, bello, in tutto e per tutto alla portata del bambino e con materiali reali (legno, stoffe, coperte, libri) accessibili.

Vi ho già parlato della cameretta Montessori di Oliver, che è stato il suo primo ambiente preparato ed è rimasto inalterato fino ai sei mesi (quando Oliver ha iniziato a muoversi di più gattonando). I successivi sono più interattivi e presto dovremo montessorizzare tutta la casa!

Il nostro primo ambiente preparato era molto semplice. Condivido con voi le primissime foto in cui la cameretta non è nemmeno finita, perché ci tengo a dimostrare che non tutto deve essere perfetto per iniziare ad applicare la filosofia Montessori. Come ci ha raccontato Cristina di Montessori en Casa, “la filosofia senza i materiali funziona; i materiali senza la filosofia no”.

Il nostro primo ambiente preparato

Il letto per terra. Noi abbiamo iniziato con il materasso per terra sul tappeto (come fa la maggior parte dei montessoriani), ma abbiamo poi deciso di comprare una struttura di legno con doghe (il tutto alto circa 15cm, come un materasso normale).

Materasso per terra

Struttura di legno con doghe

Il tappeto. Essendo io allergica alla polvere, preferisco sempre avere meno tappeti possibile, ma purtroppo sono la soluzione più calda sui freddi pavimenti di marmo spagnoli. Ai piedi del letto abbiamo quindi messo un tappeto e sul tappeto varie coperte e cuscini fino a che Oliver ha imparato a non cadere dal letto.

Il tappetino da gioco di cotone. Questa è l’area gioco, dove all’inizio Oliver passava parecchio tempo a guardare le sue giostrine montessoriane (nel mio starter kit Montessori ti spiego come farle in dettaglio). Nella foto di sinistra puoi vedere la prima giostrina e nella foto di destra la seconda.

Area gioco senza specchio e prima giostrina Montessori (articolo nei link consigliati)

Area gioco con lo specchio e seconda giostrina Montessori (articolo nei link consigliati)

Lo specchio. All’inizio non avevamo lo specchio, ma lo abbiamo aggiunto presto. A Oliver piaceva guardarsi ed è stato utile per rinforzare il collo perché quando lo mettevo a pancia in giù (spesso) lo sollevava per guardarsi.

Le mensole. All’inizio quasi non le utilizzavamo, infatti in alcune foto le vedete vuota o con cornici ancora imballate. Poi nelle cornici ho messo queste foto, ma Oliver non ci ha mai fatto caso fino a quando era un po’ più grande.

Mensole decorative con cornici e terza giostrina Montessori (articolo nei link consigliati)

Questo è tutto. Avevo pensato di aggiungere una poltrona per le poppate notturne, ma alla fine ho notato che mi sedevo comunque sempre sul suo letto.

Fino al quinto mese più o meno abbiamo tenuto il fasciatoio in camera nostra (dove Oliver ha dormito nella sua Bednest fino a tre mesi) per poi spostarlo in camera sua, poco più avanti, trasformarlo in una casetta.

Spero vi sia utile. Se avete qualsiasi domanda, non esitate a lasciarmi un commento 🙂 A volte andare contro corrente sembra difficile, ma questa è una di quelle cose che è solo difficile in teoria. In pratica, è davvero facile.

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