Un pensiero sulla privazione del sonno (ora che l'ho superata 😉)

L’altro giorno ho trovato questa foto e l’ho fissata a lungo. I ricordi riemergevano prepotenti.

Carlotta Cerri
19 gennaio 2022
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L’altro giorno ho trovato questa foto e l’ho fissata a lungo. I ricordi riemergevano prepotenti. Questa foto è una delle tante testimonianze del periodo della privazione del sonno, quando mi trascinavo da una giornata all’altra, persa e sfocata. 

Oggi però, riguardandomi e guardandomi indietro, capisco che il tunnel in cui mi ha catapultato la privazione del sonno ha tirato fuori una parte di me che doveva liberarsi e che scalpitava per uscire. Una parte di cui poi avrei avuto bisogno per affrontare anche altre sfide fisiche e mentali, intraprendere percorsi nuovi, entrare nelle mie caverne oscure del cambiamento per trovare il tesoro che stavo cercando.

Solo allora, quando mi sono trovata faccia a faccia con i miei demoni e ho deciso di entrare in una di quelle caverne oscure, ho scoperto che il tesoro ero io, era la mia evoluzione personale, era il comprendere che il nostro scopo nella vita è dare alla luce noi stessi, evolvere come se tutti dovessero tornare a conoscerci da zero. [Dall’episodio 2 del mio podcast Educare con calma] 

E chiariamoci: questo te lo dico oggi che dal tunnel sono fuori, oggi che dormo. Quando ci ero dentro, c'erano davvero pochi pensieri di evoluzione o anche solo di sopravvivenza. Ho parlato di che cosa mi ha fatto la privazione del sonno anche nell'episodio 4 del mio podcast.

PS. Allora non sapevo che tesoro stavo cercando: non puoi mai sapere qual è il tesoro prima di entrare in una caverna oscura, l’unica certezza è che un tesoro c’è. Puoi collegare i puntini solo guardandoti indietro.

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Carlotta
Ciao! Sono Carlotta, creatrice de La Tela e viaggiatrice a tempo pieno insieme alla mia famiglia, Alex, Oliver ed Emily.

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