Stiamo percorrendo l’Italia: guarda tutte le date! →

I bambini non sono i loro voti

Carlotta Cerri
Salva

Le materie della vita sono resilienza, empatia, curiosità, fiducia in se stessi, autocontrollo, ottimismo, perseveranza. Queste dovrebbero essere anche materie scolastiche, soprattutto nei primi anni, e invece spesso a scuola l’individuo si perde, i bambini diventano numeri o risultati.

Nel mio percorso scolastico pluriventennale, ogni anno ho sentito che il mio valore di persona era direttamente proporzionale ai miei voti sulla pagella.

“Non raggiunge il massimo del suo potenziale”, diceva un’insegnante. Io sapevo che il mio potenziale lo raggiungevo in altro — in qualcosa che mi interessava più della sua materia — ma abbassavo le orecchie. Ero davvero brava a scuola, ma ricordo una sensazione di fallimento che raramente mi abbandonava, anche quando prendevo un volto alto: “La prossima volta puoi puntare al massimo”. E quando prendevo il massivo: “Ora però devi mantenerlo”. Era come se non potessi vincere. 

Quella sensazione resta con noi, ce la portiamo dietro nel lavoro, nelle relazioni e nella vita. 

Perché te lo racconto?

Perché la scuola spesso rende i bambini e le bambine un numero: non facciamo lo stesso errore a casa. I voti non riflettono l’individuo. La performance a scuola non riflette l’individuo. La scuola non riflette l’individuo — e spesso nemmeno la vita.

I nostri figli non sono un numero o un risultato o un giudizio: i nostri figli sono quello che pensano, quello che fanno, quello che sentono, quello che sognano, quello a cui si appassionano, quello in cui si impegnano. Dentro e fuori dalla scuola.

Spesso la scuola rende i nostri figli un numero, perché è un sistema che misura con i voti il valore di una persona. Noi genitori possiamo evitare di fare lo stesso sbaglio a casa: possiamo trasmettere loro che un voto non riflette assolutamente il loro valore di individuo né chi saranno o il successo che avranno nella vita.

Il lavoro con i bambini

Un voto basso o un debito riflettono tutt'altro che il valore dell'individuo.

Riflettono mancanza di: 

  • strumenti adeguati di memorizzazione
  • abitudini di studio sane
  • routine
  • affetto
  • appartenenza
  • interesse
  • motivazione
  • sforzo
  • … 

Altre volte possono anche riflettere una difficoltà di apprendimento. Su tutto questo e molto altro si può lavorare con i bambini.

Il lavoro su noi stessi

Di nuovo, un voto basso o un debito riflettono tutt'altro che il valore dell'individuo. 

Riflettono:

  • troppi compiti che non lasciano riposare il cervello
  • un sistema scolastico in cui si deve memorizzare tutto
  • un ambiente che non permette di seguire gli interessi (la motivazione è ben diversa quando si sceglie di studiare qualcosa o quando si è forzati a farlo)
  • poca empatia e comprensione da parte dell'adulto
  • sentirsi sempre comparati ad altri ("tuo fratello ha presso di più") o a se stessi ("l'anno scorso hai fatto meglio")

Tutto questo e molto altro è l'adulto che deve lavorarlo, mettendosi in dubbio e in gioco.

Il messaggio che dobbiamo dare a casa

Tuo figlio ha preso un voto basso o un debito? Accogli. Capisci. Empatizza, prima. Poi sedetevi a tavolino e capite insieme le cause, senza arrabbiarsi, punire, minacciare, ma trovando soluzioni insieme. Quando le persone si sentono accolte, sono più motivate a trovare soluzioni. 

A ogni passo ricorda che stiamo educando a lungo termine, quindi vogliamo ricordarci: un voto basso/debito non si rifletterà sulla vita di mio figlio e sulla persona che sarà. Sentirsi inferiore e incapace per quel debito/voto basso, sì.

Tessiamo insieme la ragnatela di pensieri

Alcuni messaggi e domande della comunità La Tela.  

Lavoro a scuola in un contesto difficile dal punto di vista sociale. Il voto riflette anche la situazione economica delle famiglie di provenienza: purtroppo anche questo diventa una questione di classe, perpetuando le disuguaglianze

Le disuguaglianze si accentuano in un sistema che fomenta la competizione invece della cooperazione.

Capisco che la scuola abbia tanti limiti (sopratutto sul tenere alta la motivazione e l'interesse). Ma parte dell'imparare non è memorizzare?

Imparare è interesse. Quando c'è interesse capisci. Quando capisci sai spiegare. Quando sai spiegare hai davvero capito, interiorizzato e imparato per sempre. In tante materie, c'è davvero poca memorizzazione necessaria, ma spesso la scuola tradizionale non esplora altri metodi. Ci sono metodi che seguono l'interesse dei bambini: l'Italia è seduta su eccellenze pedagogiche e non le usa.

Bimba quarta elementare in scuola di paesino, prendi voti bassi in tante materie. E poi scopro che sta studiando da mesi due manuali su come prendere la patente per i camion, ha un quaderno di appunti su cui si segna tutto e su cui fa le prove dei quiz, ha una conoscenza approfondita sui veicoli e i camion sono la sua vera passione

A scuola bisognerebbe mettere al centro gli interessi reali dei bambini usarli per spronarli a studiare le materie didattiche con voglia e curiosità: questo coltiva il loro naturale amore per il sapere.

Dentro di me lo faccio: Io comparo alla sorella di quarta a cui piace veramente andare a scuola e le viene facile. E penso: Come farà se adesso che è in prima non gli piace?

Magari troverà insegnanti che lo motiveranno o magari non gli piacerà mai. L'importante è che la scuola non sia tutto (non lo è!), che continui a coltivare hobby fuori, a investire tempo dove c'è vero interesse, che gliene diate l'opportunità. La scuola per molti lavori non è più il trampolino di lancio come vogliono farci credere: il mondo è cambiato, ma spesso sembra che la scuola non sia stata al passo con il cambiamento.

La Tela Teachers

Il progetto La Tela Teachers è nato proprio dalla voglia di portare un cambiamento nel sistema scolastico tradizionale: ho deciso di rendere i miei corsi gratuiti a insegnanti e aspiranti insegnanti per riportare l’individuo al centro anche a scuola. Siamo già tantissimi e tantissime e ricevo continuamente messaggi entusiasti di insegnanti che mi ringraziano perché i miei corsi li hanno a casa e a scuola. Se non fai ancora parte di La Tela Teachers, puoi registrarti qui.

Ps. So che non tutta la scuola è così e tanti insegnanti fanno le cose diversamente: se sei di quelli, come insegni le materie della vita a scuola?

Accedi alla conversazione

Parla di questo post con il team La Tela e tutta la community e unisciti alle conversazioni su genitorialità, vita di coppia, educazione e tanto altro.

Ti consiglio anche

La storia di Helen Buckley esprime perfettamente uno dei più grandi problemi del nostro sistema scolastico.
3 min
Blog
Un bellissimo discorso di Sir Ken Robinson
4 min
Blog