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Islanda con bambini (highlights)

6 settimane in Islanda in camper attraverso le esperienze che ci sono piaciute di più

Carlotta Cerri
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Abbiamo passato un mese in Elliot (il nostro ex van) in Islanda e queste sono le esperienze che ci sono piaciute di più (e quelle che ricordiamo con più emozione). 

Per arrivare, abbiamo preso il traghetto dalla Danimarca (due notti senza sosta) e abbiamo fatto sosta una settimana alle Isole Faroe (nei post relazionati trovi la guida). Il paesino islandese dove arriva il traghetto è molto carino e vale la pena fare una passeggiata.

Questo non è un blog di turismo, quindi non metto link (perché aggiornarli è un lavoro), ma vi lascio i riferimenti da mettere in Google Maps.

Viking Café 

Ci siamo fermati qui a pernottare e siamo rimasti piacevolmente sorpresi: il bar vende solo una selezione di (molte) torte e (pochi) panini, ma lì si può comprare l'entrata per camminare fino al faro e al villaggio Vichingo (un set cinematografico costruito e mai usato). Sugli scogli ci hanno accolto le foche, che siamo rimasti a vedere a lungo. E la vista è mozzafiato! Google maps: Vestrahorn Camping.

Puffin tour 

Questo è stato una delle gite più emozionanti, perché era da tanto che volevamo vedere i pulcinella di mare da vicino! Si va su un trattore attraverso paesaggi mozzafiato, si scala una duna di sabbia e si arriva in cima a una scogliera dove i pulcinella fanno i nidi. Vale davvero la pena! Google maps: Ingólfshöfði Puffin Tour.

 

Sentire il ghiacciaio 

Avevamo fatto un tour in gommone nella laguna Fjallsárlón per vedere un ghiacciaio da vicino, ma non ci aveva soddisfatto. Abbiamo deciso di andarci sopra e “sentire” il ghiacciaio: ci hanno muniti di ramponi, la guida è stata super con i bambini ed è stata un'esperienza indimenticabile. Abbiamo perfino tenuto in mano del muschio dove sicuramente vivono i tardigradi! Google maps: Local Guide - Glacier Hikes.

Dentro al vulcano!

Il tour Inside the Volcano (www.insidethevolcano.com) è caro, ma è un'esperienza indimenticabile! Þríhnúkagígur è l'unico vulcano dormiente al mondo in cui si può entrare: 40 minuti a piedi fino al rifugio, 6 minuti di ascensore (~200m di altezza!) e una volta giù si può esplorare da soli. Difficile da descrivere a parole.

Reykjavík

Qui vicino siamo stati al Mosskógar Camping, molto carino, ma il van è stato infestato da “midges” e abbiamo dovuto passare qualche notte in Airbnb (questo, bellissimo!). 

Le cose che ci sono piaciute di più in città:

  • La strada arcobaleno (il centro in generale è tutto da camminare, fino al museo marittimo)
  • La passeggiata sul lungomare (i bimbi hanno saltato da roccia a roccia)
  • Il museo Perlan (se c'è, non perdetevi il video sull'aurora boreale). All'uscita, passato il parcheggio, c'è un sentiero piacevole in mezzo alla foresta che ci ha portati a un piccolo cimitero.

I Westfjords

Ci hanno consigliato la spiaggia Rauðisandur (non era nei nostri piani), unica nel suo genere in Islanda per il suo colore rosso dorato. Abbiamo pernottato al Melanes Campsite (noi in van, ma ci sono alcuni “huts”): con bassa marea la spiaggia è pura arte, cercate a piedi la colonia di foche e fate pranzo in un baruccio “vicino” che ha tante conchiglie in barattoli (chiedete il nome al camping).   

Ísafjörður

Di questa cittadina ricordiamo principalmente il ristorante Tjöruhúsið (il miglior buffet di pesce mai assaggiato) e la Culture House. Siamo stati a un bel camping ai piedi di una cascata (Google Maps: Tunguskogur Campground).

Artic Fox Centre

Questo centro di ricerca è minuscolo, ma ci è piaciuto tanto: abbiamo imparato tanto sulle volpi artiche, se ne vedono tante imbalsamate, c'è tanta storia, e allora c'era anche una volpe artica in cattività (di solito non ne hanno, ma la mamma era stata uccisa dai cacciatori che hanno portato il cucciolo qui). Google Maps: Arctic Fox Centre.

La casa Vikinga

La trovate cercando su Google Maps “Eiriksstaðir Viking longhouse”: è un fedele replica della casa vichinga trovata poco più in là (si possono ancora vedere le fondamenta). Una guida racconta per 30 minuti chi erano e come vivevano i Vichinghi (non sono le persone ritratte nei film: ne abbiamo creato un libricino Montessori!). Finite con un gelato e giochi all'aperto alla Erpsstaðir Creamery.

Akureyri

Una delle cittadine che ci è piaciuta di più (anche se molto turistica). Ai giardini botanici abbiamo conosciuto una band di due ragazzi giovanissimi che a Oliver ed Emily sono piaciuti tanto e che siamo poi andati a sentire anche in concerto: Jón Arnór og Baldur (IG @jonarnor_og_baldur). Da qui siamo andati a vedere le Fossholl, bellissime cascate a semicerchio. Sulla strada abbiamo anche visitato l'area geotermica di Myvatn (Google maps: Myvatn Geothermal Area).

Húsavik Whale Watching

Qui è dove di solito si parte per andare a vedere le balene. Abbiamo scelto il tour in barca elettrica di North Sailing (www.northsailing.is): non ho foto, solo video, ma l'emozione è immensa. Il Museo delle balene (lì nel porto) è meraviglioso e si vede uno scheletro intero di balenottera azzurra.

Cavalli islandesi

Abbiamo passato un paio di notti in un Airbnb dove i bambini sono andati a cavallo da soli con delle guide che hanno insegnato loro anche il passo tipico, il tölt (io li ho seguiti a piedi, perché sono ancora indecisa se voglio usare i cavalli per divertimento).

Un museo particolare

Abbiamo trovato questo museo per strada e ci ha conquistati: è la collezione di una vita di un signore anziano: queste cose le ha trovate, barattate, comprate, vissute. Se capitate vicini, fermatevi, ne vale la pena. Google Maps: Mánárbakki Museum

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