Oggi su Educare con Calma ho cambiato progetti e ho registrato last-minute questo episodio che mi frullava in mente da settimane, ma che non avevo ancora trovato la voglia o l'ispirazione di registrare.
Vi racconto la nostra esperienza con l'inserimento di Emily nella scuola Montessori dove andava quando vivevamo stabilmente a Marbella. Spoiler alert: non è andata affatto come me l'aspettavo, anzi… nessuno si aspettava nulla di quello che è successo, ulteriore prova che dovremmo proprio imparare a non avere aspettative.
E poi ti suggerisco alcune idee per una separazione potenzialmente più serena (ma non voglio creare aspettative, eh! 😉).
Se hai qualcosa da aggiungere o da condividere, lasciami un commento qui sotto (se stai ascoltando su Spotify o altre piattaforme, puoi farlo a questo link).
:: Nell'episodio menziono:
Questo post del 2018 sulla nostra esperienza
Questo episodio del podcast sul lasciare il pannolino
Questo post sull'importanza di salutarli
La scuola Montessori dei bambini a Marbella
:: Come appoggiare il podcast:
Io non faccio pubblicità e non accetto sponsor, perché le pubblicità alimentano il consumismo e in più mi danno fastidio (quindi non voglio sottoporvi a più pubblicità di quelle che già vi sommergono nella vita quotidiana. Se vi piace il mio podcast e volete aiutarmi a mantenerlo vivo, potete acquistare uno dei miei corsi o prodotti:
- Educare a lungo termine – un corso online su come educare i nostri figli (e prima noi stessi) in maniera più consapevole. Tanti genitori mi dicono che gli ha cambiato la vita.
- Co-schooling: educare a casa – un corso online su come giocare con i figli in maniera produttiva e affiancare il percorso scolastico per mantenere vivo il loro naturale amore per il sapere.
- Come si fa un bebè – una guida per il genitore + libro stampabile per i bambini per avviare l'educazione sessuale in casa.
- Storie Arcobaleno – una guida per il genitore + libro stampabile per bambini per abbattere i tabù sulla diversità sessuale e di genere.
Ciao Carlotta, grazie mille per questo podcast.
Mio figlio di 18 mesi sta andando al nido e stiamo vivendo una situazione simile a quella descritta da te e da alcune mamme.
Piange sempre, non si lascia consolare e vuole avere sempre un contatto con le maestre.
Vedere queste sue difficoltà mi fa stare male e ho paura di sbagliare qualcosa, che in qualche modo sia “colpa” mia se non riesce ad ambientarsi.
Non so se le sue difficoltà sono anche legate alla lingua (viviamo all’estero e lui non ancora parla il tedesco) o al fatto che, come descrivevi tu nel tuo caso, a me vengono mille dubbi, anche sulle insegnanti, su come reagiscono e lui percepisce queste mie insicurezze.
Mi ha aiutato molto sentire che non sono l’unica che combatte con queste difficoltà, mi chiedo solo se prima o poi andrà meglio o devo aspettarmi che sarà così per molto tempo!!
Ciao Michela, spero che l'abbiate superata. A volte con un po' di tempo di riesce a vedere la situazione con più chiarezza 🙂 Faccio il tifo per voi!
Cara Carotta, il tuo corso ci sta aiutando tantissimo nel nostro percorso genitoriale, è un regalo davvero prezioso che hai fatto a tutti noi genitori.
Concordo su tutto quel che hai detto in questa puntata... Ho un bimbo di 16 mesi che sta affrontando un inserimento simile a quello di Emily (pianti all'ingresso, tantissimi pianti mentre è lì, non gioca, non si fa consolare dalle maestre, non mangia la merenda, indica sempre la porta perchè vuole andare via). Nonostante da tempo abbiamo provato a "seminare" (libri sull'asilo, ne parliamo sempre il pomeriggio, la mattina nel percorso casa-scuola ci prepariamo al distacco, ovviamente lo salutiamo bene) dopo una settimana la situazione sembra solo peggiorare...e noi non abbiamo un piano B (abbiamo avuto una babysitter per gli scorsi 7 mesi ma non possiamo più). Sto rimettendo in discussione la nostra scelta (ben ponderata), non so quando cominciare a non considerarla più una reazione "normale" al distacco e quando una tortura che gli stiamo infliggendo e che avrà ripercussioni... Non l'avrei mai detto, ma è l'ostacolo più grande che sto affrontando dalla sua nascita (ben più grande del distacco avuto quando ho ricominciato a lavorare).
Grazie ancora per tutto quel che fai
Spero davvero che con un po' tempo la situazione sia migliorata e che quella fase sia passata. 🤞
Ciao Carlotta.
Condivido pienamente quello che hai detto, soprattutto trovo anche io indispensabile salutare mia figlia prima della separazione, per rafforzare il rapporto di fiducia tra me e lei.
Volevo chiederti consiglio riguardo un’altra difficoltà che sto avendo con la mia bimba in queste prime settimane di scuola dell’infanzia. Lei ha 3 anni ed è alla sua prima esperienza con altri bimbi senza la presenza di un genitore/parente. Al mattino è finora sempre stata felice di andare a scuola, ma le maestre mi dicono che è timidissima, sta sempre con loro e la devono spronare a prendere contatto coi coetanei, chiede sempre il permesso per tutto (fin troppo) ed è estremamente educata e gentile con gli altri bambini.
Ieri mi ha detto che una bimba le ha rubato un gioco e che quindi lei non voleva più andare a scuola perché non può giocare liberamente e perché teme che gli altri bimbi siano cattivi. La cosa poi le è passata di mente e oggi non ha avuto nessuna crisi, ma io come mi devo comportare se ricapitasse la situazione? A parte dirle che i giochi sono di tutti e che può riferire alle maestre se qualcuno le ruba le cose mentre le sta usando cosa le posso dire?
Mi sembra come se lei non avesse sviluppato nessuna difese/modo di interagire con gli altri bambini. Non vorrei però che l’andare all’asilo le facesse paura o venisse calpestata dagli altri perché “di indole tranquilla”. Sono preoccupata senza motivo? Devo solo attendere che si faccia le ossa come mi dicono o posso intervenire in qualche modo?
Grazie mille
Spero che la tua bimba si sia ambientata un po', spesso è proprio solo questione di giorni o settimane e ha solo bisogno che l'insegnante la accolga, le lasci il suo tempo e la lasci andare al suo passo senza forzarla. Un po' ammetto che mi fa strano che l'insegnante ti abbia fatto questo commento dopo così poco tempo, ma magari lo ha detto proprio solo per essere sincera, non voleva crearti preoccupazioni 🙂
Ciao Carlotta,
Puntata super come tutte le altre!
Volevo chiedere un consiglio riguardo la scuola: nostro figlio va al nido dallo scorso anno quando ne aveva 1 e tra pochi giorni comincia il secondo anno. E' andato tutto piuttosto bene, tra alti e bassi, ma per la maggior parte del tempo ci stava volentieri. Solo una cosa ci turbava, ovvero ci sono state delle mattine di alcuni periodi in cui F. all'ingresso piangeva e non voleva andare soprattutto quando vedeva che c'era una delle due maestre, e dopo pochi minuti di opera di convincimento lei me lo strappava dalle mani, e io (noi) comunque rimanevamo li a salutarlo finchè non entrava piangendo nella stanza. Alcune volte mi è capitato di andare via con il magone. Non abbiamo affrontato il discorso con le maestre, però quest'anno se dovesse ricapitare vorrei farlo. Secondo te quale può essere il giusto modo / parole senza risultare offensiva ne tanto meno presuntuosa. Grazie
Ciao Emanuela e grazie per il tuo commento! Guarda, onestamente come lo hai spiegato così qui mi sembra davvero molto rispettoso! Hai descritto gli eventi senza giudicare, hai messo il focus su come ti sei sentita tu e hai espresso una tua preferenza (che non vorresti che ricapitasse). Io lo approccerei proprio così 😊