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Mamma, Babbo Natale esiste davvero?

Che cosa rispondiamo quando i bambini ci chiedono se Babbo Natale esiste e non vogliamo mentire?

Carlotta Cerri
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Io e Alex abbiamo scelto di non mentire su Babbo Natale. Non abbiamo detto che non esiste finché non l'hanno deciso loro, ma abbiamo lasciato che la loro mente critica facesse il suo lavoro. Abbiamo fatto domande. Abbiamo aspettato le loro risposte.

Vi lascio un collage di tante conversazioni su Babbo Natale e mie riflessioni a ragnatela (con Oliver ed Emily abbiamo avuto tante versioni di queste conversazioni negli ultimi 4 anni).

«Mamma, quello è Babbo Natale?», puntando il signore al centro commerciale.

«È una persona vestita da Babbo Natale».

Non mento e rimango in silenzio se non mi fanno altre domande. Scelgo di non dire bugie del tipo: il vero Babbo Natale vive nel Polo Nord ecc. 

«X mi hanno detto che Babbo Natale arriva su una slitta trainata da renne che volano. È vero?».

«Tu che cosa pensi?».

I nostri bambini stanno scoprendo il mondo e si fidano di noi per farlo. Quando iniziano a dubitare dell'esistenza o della veridicità di Babbo Natale, non mento: faccio domande, chiedo che cosa pensano loro, ascolto le loro risposte.

«Le renne non volano».

«Sei sicuro?».

«Sì, ho visto tanti documentari e le abbiamo viste».

«È vero».

«Io penso che non è vero che arriva volando. Tu?».

«Anche io penso che le renne non volino».

Dico ciò che penso se me lo chiedono direttamente e mi attengo alla verità della conversazione che stiamo avendo (le renne), senza aggiungere dettagli e imporre la mia visione generale (Babbo Natale non esiste).

«Mamma, ma Babbo Natale esiste?».

«Tu che cosa pensi?».

«Non lo so».

«Pensaci, poi mi dici».

Non sempre arriviamo alla conclusione: a volte basta lasciare la palla a loro e vedere che gioco decidono di giocare.

«Mamma, tu credi che sia vero?».

«Io credo che sia una bella storia che qualcuno ha inventato, come quelle che a volte inventate voi quando giocate. Ma voi potete decidere di credere quello che volete».

Quando mi fanno domande dirette, rispondo con onestà. Una volta ho sentito una mamma dire a una bambina che stava imitando Elsa: «Ma tu sai che Frozen è finto». La bambina ha risposto: «Sì, ma io sono Elsa lo stesso». Un giorno ho sentito un bambino dire a un altro: «Babbo Natale non esiste». L'altro gli ha risposto: «Non è vero, Babbo Natale esiste» e hanno continuato a giocare. Se i bambini vogliono credere a Babbo Natale o a qualsiasi personaggio della fantasia, ci crederanno lo stesso. 

«Io credo che Babbo Natale non esista. Tu?».

«Anche io credo che non esista, ma non diciamolo a chi ci crede. È bello rispettare tutte le persone».

Babbo Natale non è una bugia

A volte leggo professionisti ed educatori che dicono che Babbo Natale non è una bugia, che è immaginazione. Questa affermazione è tecnicamente sbagliata: Babbo Natale è fantasia.

C'è differenza tra fantasia e immaginazione: la fantasia è quella che nasce dalla mente di altri (come le favole); l'immaginazione è quella che nasce dalla propria mente. I bambini sviluppano l'immaginazione anche se non sono esposti alla fantasia, lo fanno partendo dal mondo reale, che hanno intorno a sé, che conoscono — non inventano streghe volanti e cose che li spaventano (non a caso tanti bambini e bambine hanno paura di Babbo Natale e personaggi mascherati), ma magari inventano un asino o una macchina che volano, cose che li affascinano e di cui non hanno paura. Anzi, quando offriamo la realtà e la verità ai bambini, loro hanno l'opportunità di sviluppare la propria immaginazione invece di quella altrui (che si chiama fantasia).

 «Mi piace la storia di Babbo Natale. Chi l'ha inventata?».

«Non lo so, vuoi anche andiamo a vedere su Google?».

Quando sono pronti per accogliere la fantasia nella loro mente, i bambini ce lo dicono in tanti modi. Il mio metodo per nutrire questo processo è pensare alle persone vere dietro alle cose fantasiose: leggo l'autore delle storie che leggiamo e faccio vedere una foto, mostro come i doppiatori danno voce ai cartoni, mostro come lavorano gli illustratori.

Io non ho mentito su Babbo Natale ai miei figli e noi non festeggiamo con i regali a Natale: loro amano comunque la sua storia e la magia intorno al suo personaggio, gli corrono incontro e si fanno foto con lui quando lo vedono, hanno adorato il villaggio di Santa Claus in Slovenia. Pur sapendo la verità.

Inoltre, per me la magia è altra: lo spettacolo della natura che ci circonda, quella è ciò che voglio chiamare magia nella nostra vita e nella comunicazione con i miei figli.

Questa, ovviamente, è la nostra scelta. Rispettiamo e accogliamo il Natale di ognuno.

Qui Babbo Natale stava raccontando la storia della tradizione slovena (in inglese). Visto che eravamo gli unici che non parlavano sloveno in questo piccolo villaggio, era tutto per noi. 

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