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Episodio 138 ·

Routine e senso del tempo (come aiutare a svilupparlo per facilitare le routine)

In questo episodio di Educare con Calma ti aggiorno su com'è la nostra routine oggi, ti racconto come aiutare i bambini a sviluppare il senso del tempo abbia aiutato la nostra routine, ti do alcune idee e tre strumenti pratici per sviluppare il senso del tempo. Ah, e canto! 🙈 Dopo la mia newsletter di qualche mese fa sul senso del tempo, mi avete chiesto come canto per facilitare le «transizioni» (ti racconto che cosa sono nell'episodio) e allora ho deciso di farvelo sentire: non canto bene, quindi se lo faccio io sul podcast, sono sicura che potete farlo voi a casa con i vostri bimbi!

Ps. L'ho registrato nelle Filippine: si sentono le cicale (non avevano un interruttore). Non ho perso tempo a provare a toglierle dall'audio perché con le mie capacità tecnologiche sarebbe stato, appunto, tempo perso. Grazie per la vostra pazienza.

:: Menziono

benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di educare con calma. Oggi ho deciso di parlarvi di routine e senso del tempo, perché spesso mi chiedete come si fa ad aiutare i bambini a sviluppare il senso del tempo e spesso mi chiedete com'è la nostra routine. Quindi metto insieme queste due cose prendendo in prestito una newsletter che ho inviato qualche mese fa e che magari non tutti avete letto e chiedo scusa tra l'altro se sentite un rumore di sottofondo, ma circa dieci minuti fa era tutto silenzioso. Poi mi sono messa qui, ho preso il microfono aperto, il computer, eccetera eccetera e improvvisamente un concerto enorme di cicale ha iniziato a suonare e quindi niente ci adattiamo. Però almeno se sentite questo rumore di sottofondo, sapete che cos'è. Dunque, se mi conoscete già da tempo, saprete che io non sono mai stata una grande fan della routine, non perché non credo che funzioni, ma perché non è utile alla mia famiglia. In particolare, fin da quando i miei bimbi erano piccoli, ho evitato di ascoltare gli esperti che mi dicevano che creare una routine fissa sia fondamentale e ho deciso di seguire invece la mia bussola del buonsenso e per noi ha funzionato veramente bene. Quindi in questo episodio ho deciso di raccontarti uno come la nostra routine oggi, che in realtà è molto simile a quella che ho raccontato in un episodio vecchio del podcast. Um ma insomma, ci sta un aggiornamento, quindi vediamo un po' com'è oggi, poi ti darò due idee per aiutare i bambini a sviluppare il senso del tempo e anche tre strumenti pratici proprio immediati per aiutarli e ti parlerò anche di transizioni e di come facilitare le transizioni. Poi ti spiego anche che cosa sono e poi chiudo con un pensiero a ragnatela che ci sta. E se non conoscete le mie newsletter, tutte chiudono con un pensiero a ragnatela. Dunque iniziamo dalla nostra routine. Prima di tutto ci tengo a raccontarvi che invece di creare la nostra routine, um noi abbiamo capito qual è la nostra routine, che cosa intendo con questo non non l'abbiamo creata, ma abbiamo osservato per qualche settimana il ritmo biologico della nostra famiglia, che è un po', il modo in cui naturalmente vivremo le nostre giornate. Per esempio, abbiamo osservato quando i bambini sono più inclini a concentrarsi e a giocare da soli quando di solito sentiamo fame, quindi abbiamo adattato l'orario dei pasti a noi invece di fare il contrario. Um, quando naturalmente abbiamo voglia di uscire di casa generalmente per pranzo, subito dopo per camminare dopo aver mangiato il concetto del ritmo biologico di ogni famiglia. Per me è stato rivoluzionario perché mi ha aiutata davvero a capire chi siamo a capire la nostra famiglia a capire, um, come vivono il la giornata e il tempo, i membri della mia famiglia e provare ad aggiustare le priorità. Secondo queste informazioni ne parlo tra l'altro anche molto approfonditamente nel corso Schooling. Adesso sì che le sentite le cicale, vero? Comunque, per noi oggi, um, una cosa sola continua ad essere fondamentale nel quotidiano, ovvero che i bimbi siano a letto tra le sette e le otto, anche se devo dire che ora che hanno sei e otto anni continuiamo a mantenere più o meno questo orario. Però notiamo già che si sta lentamente spostando, perché magari, se andiamo a letto proprio alle sette e mezza, Oliver ci mette tantissimo ad addormentarsi, per esempio, e quindi questo ci fa capire che dobbiamo spostare leggermente l'orario, Quindi direi che si sta spostando tra le otto e le nove, ma per ora davvero è rarissimo che passiamo alle otto e trenta perché i bambini hanno ancora bisogno di undici o dodici ore di sonno per affrontare la giornata. E questo lo sappiamo non perché non solo perché ce lo dicono gli esperti, ma anche perché vediamo proprio come reagiscono um e come affrontano le giornate quando andiamo a letto più tardi. Quindi ce-, cerchiamo di dare loro queste ore. E poi in realtà non importa che cosa succede durante il giorno, non importa che ogni giornata sia diversa dall'altra Non importa che cambiamo casa ogni mese, non importa che non abbiamo un orario stabilito per fare scuola, anche se ora un pochino lo stiamo creando. E sempre osservando ci abbiamo capito che preferiamo farla al mattino, oppure dopo la cam, la camminata dopo pranzo. Quindi ci adattiamo un pochino a questi orari. Però, ecco, non importano tutti i fattori esterni. Per noi mettere i bambini a letto a quell'ora è davvero l'unica routine fissa che abbiamo perché sappiamo che aiuta sia i bambini sia noi adulti che così possiamo avere la serata per noi. E questa io la chiamo la nostra routine minima. Indispensabile. Se avete ascoltato già l'altro episodio lo sapete ed è rimasta praticamente invariata in questi anni di viaggio um l'episodio a cui vi faccio riferimento tra l'altro è l'episodio undici, ma ve lo metto anche nelle note dell'episodio per accompagnare la nostra routine minima indispensabile e rendere più piacevoli gli altri momenti della giornata che possono essere sempre imprevedibili, um flessibili, inaspettati. Per noi è stato importante aiutare i bambini a sviluppare il senso del tempo e quindi proprio per questo ci tengo a parlarti di come sviluppare il senso del tempo e ci tengo a darti due idee e due strumenti, anzi tre strumenti per um per proprio aiutare i tuoi figli a sviluppare il senso del tempo. Dunque, secondo me ci sono ovviamente tanti metodi per aiutare a sviluppare il senso del tempo. Però due di quelli che secondo me per noi hanno fatto più la differenza sono questi qua. Uno Quando c'è un programma dobbiamo preparare i bambini con antichi e anche proprio raccontando i dettagli. Per esempio oggi pomeriggio andiamo dai nonni a fare merenda, ci vestiremo, metteremo alcuni giochi nello zaino, ci metteremo le scarpe, andremo in macchina, staremo con i nonni, ci saranno anche la zia e altre persone che non conosciamo e dopo merenda torneremo a casa. Magari tutti questi dettagli sembrano inutili, ma preparare i bambini aiuta a fare sì che ci siano meno crisi, perché loro intuiscono, anche se non lo capiscono effettivamente perfettamente. Intuiscono che cosa aspettarsi è importantissimo soprattutto per bambini che patiscono ambienti affollati o situazioni inaspettate, come per esempio succedeva a Oliver da piccolo, ma ancora adesso, anche se sempre meno, perché ha avuto moltissime occasioni per praticare a uscire dalla sua zona di comfort, che credo che sia anche importante, molto importante per i bambini. E poi due. La seconda idea per aiutare a sviluppare il senso del tempo secondo me è proprio semplicissima e anzi probabilmente scontata, penserete. Però così è non mentire, non mentite se siete in macchina e mancano venti minuti o anche solo cinque minuti per arrivare a destinazione, non dite siamo quasi arrivati, dite. Mancano venti minuti e per aiutarli a capire che cos'è venti minuti, puoi usare riferimenti che conoscono. Per esempio è come un episodio di curioso come George, oppure è come una lezione di canta con Francesca, oppure è come un lezione di disegno con Dalila e poi in realtà ci sono anche tante altre piccole idee che noi mettiamo in pratica ogni giorno per esercitare il senso del tempo. Però sono tutte più rivolte al viaggio, ma io credo davvero che si possano applicare in ogni aspetto del quotidiano. Um una ovviamente è prepararsi con largo anticipo, quindi non solo la raccontare i dettagli di quello che faremo, ma proprio anche raccontare quello che faremo e preparare i bambini molto, molto in anticipo. Per esempio, se io so che abbiamo un viaggio lungo o qualsiasi viaggio, lo ricordo varie volte ai bambini prima di partire e anche nei giorni precedenti cerchiamo magari di capire insieme quanti giorni mancano, eccetera eccetera. Per questo poi vi do un'idea dopo um noi poi spesso e volentieri ripetiamo più volte quanto sarà lunga ogni parte del viaggio. Per esempio avremo un'ora fino al parco dove facciamo pranzo e poi avremo due ore e mezza fino a destinazione, per esempio. E ovviamente, come dicevo prima, usiamo riferimenti temporali che conoscono bene. Per esempio, um un'ora che cos'è un'ora è come due lezioni di nuoto, per esempio se loro vanno a nuoto e sanno più o meno quanto è lunga una lezione di mezz'ora che normalmente per i bambini, direi che um insomma, io mi ricordo le lezioni dei miei figli di nuoto ed erano più o meno di mezz'ora um un'altra, cosa che facciamo a volte è creare una playlist apposta con canzoni e audio storie che sia proprio lunga, esattamente come il viaggio. Quindi magari gli dico ecco, se ascoltate una volta tutta la vostra playlist poi siamo arrivati e questo davvero funziona benissimo, richiede un pochino più di lavoro, ma soprattutto con i bimbi più piccoli che non hanno ancora praticato tanto la pazienza e non hanno ancora praticato tanto il senso del tempo e soprattutto, magari non sono abituati viaggiare questo funziona veramente benissimo e un'altra, cosa che abbiamo utilizzato in passato è stata una clessidra. Per esempio davamo una clessidra di queste piccoline ai bimbi e um dicevamo la sabbia deve fare x giri e poi siamo arrivati e ogni volta che finisce tu girala e quando la giri dimmelo che così contiamo insieme le volte che lo giri. Ovviamente facendo un piccolo calcolo. Adesso non mi ricordo la nostra clessidra mi sembra sui cinque minuti o qualcosa del genere, quindi ecco, ci saranno tanti giri, però in realtà funziona anche bene e funziona meglio. Secondo me se è un tempo un po' più, come dire un po' più breve che il bambino tolleri bene, si può anche usare un timer per questo. Per esempio un timer da cucina lo mettiamo su tre minuti cinque minuti, dieci minuti, quindici minuti un tempo che il bambino tollera bene e ripetiamo diciamo per esempio quando il timer suona quattro volte siamo arrivati e poi li aiutiamo a tenere il conto. Quindi non serve la clessidra. Va bene anche qualsiasi timer, anche quello del telefono un'altra cosa che facevamo è, um dire a loro far vedere a loro sul loro orologio. Loro avevano un orologio da polso analogico. Cioè, ce l'hanno ancora, in realtà e, um e dicevamo per esempio quando la lancetta corta è sul tre e quella lunga è sul trenta siamo arrivati e loro erano già veramente veramente piccoli quando facevamo questa cosa. Quindi, um Oddio, piccoli. Parlo di magari due anni fa, quindi comunque me li aveva quattro anni. Oliver, sei E che altro? Che altro mi viene in mente? Ah, Un'altra cosa che facevamo. Magari è per esempio riservare il tempo Televisione, il tempo schermi della settimana di tutta la settimana per un viaggio lungo, quindi magari spiegavamo Okay, per cinque giorni non guardiamo curious George. Curioso come George, um ma poi così in macchina potete guardare un film lungo, che ne dite? E ovviamente loro almeno i miei figli erano sempre molto felici di accettare perché l'alternativa era allettante. Ovvero invece di guardare degli episodi brevi um da venti minuti, magari avevano poi questo film lungo e invece di guardare quelle due volte durante la settimana, magari invece lo riservava per per il viaggio un po' più lungo. Um ecco, non mi ve-, non me ne vengono in mente altri. Comunque se mentre parlo se me ne vengono in mente altri ve lo dico, ci sono tre strumenti molto pratici, molto immediati per sviluppare il senso del tempo e sono il poster della routine, il calendario a pallini e il calendario perpetuo. E noi li abbiamo utilizzati tutti tantissimo e anzi spesso e volentieri proprio per impostare routine sono tra quelli che io consiglio di più. Il poster della routine parla proprio di quello è utile per creare routine specifiche nella giornata. Per esempio se fai fatica con la routine del mattino, ovvero vestirsi, fare colazione, uscire um, quello che si può fare è foto mentre fate quelle attività. Quindi una foto mentre si vestono una foto mentre fa colazione una foto mentre esce e poi creare insieme ai bambini un poster con l'ordine della routine come la scegliete voi, quindi attacchiamo le le foto nell'ordine in cui il um le azioni vengono fatte al mattino e così in questo modo si evitano anche le lotte di potere, perché è il poster che ci dice che cosa fare e quindi magari se il bambino, per esempio, non vuole vestirsi, diciamo Okay, andiamo a vedere che cosa dice il poster, che cosa dobbiamo fare ora? Ed è possibile che quando la novità passa, ovviamente il poster smetta di funzionare. Ma a noi a volte capitava ogni mese un mese e mezzo, magari a volte anche prima due settimane dipende un po'. Mhm. Però a quel punto potevamo cambiare insieme l'ordine delle foto. Et voilà. E quindi avevamo una nuova routine che non eravamo noi genitori ad impostare, ma era il poster ad impostare. E tra l'altro di questo um ho un post sul blog e ti lascio il link nelle note dell'episodio. Stavo pensando, ma credo di avercelo due o il calendario a pallini. Questo strumento per me è importantissimo ed è utilissimo per scandire il tempo che manca a un evento. Per esempio, se un genitore deve andare via per qualche giorno, potete disegnare su un foglio tanti pallini in linea o sparsi quanti sono i giorni che starà via e i bambini ne colorano uno al giorno. Per noi funziona anche per rendere meno difficili eventi che magari generano un po' di ansia. Per esempio c'è stato un periodo in cui c'era una piccola crisi, magari um ogni volta che dovevamo andare a X posto, per esempio che ne so, la lezione di nuoto. Dovevamo andare alla lezione di nuoto. Magari so che c'era una piccola crisi. Non è vero, però non me ne vengono altri. Non mi vengono esempi veri in questo momento e allora usavamo un calendario a pallini perché li aiutava. Aiutava Oliver ed Emily a prepararsi mentalmente e soprattutto con i loro tempi. Quindi non ero io che continuavo a dire Domani andiamo alla lezione di piscina dopodomani andiamo alla lezione di piscina dopodomani andiamo alle. Non ero io che scandiva il tempo, ma era questo um calendario a pallini, ovviamente in questo caso bisogna mettere i pallini in linea non in ordine sparso, perché ovviamente segue un po' la la settimana. Um però questo aiutava veramente tantissimo perché i bambini avevano la possibilità di vedere tutte queste cose per conto loro. Quindi magari ogni tanto li vedevo che andavano davanti al al frigo dove era attaccato il nostro calendario pallini e guardavano quanto mancava o guardavano, qual, quali erano gli eventi che sarebbero successi nei giorni successivi. Io di solito sopra il pallino magari facevo che ne so, le le ondine dell'acqua e così quello significava la piscina, per esempio. Oppure facevo il parco con gli amici o un amico, un persone stilizzate quello andavamo al parco con gli amici, a volte li facevamo insieme questi disegnini. Anche di questo credo di avere un post, lo metto nelle note dell'episodio e um ultimo invece è ultimo strumento pratico è il calendario perpetuo. Secondo me è utilissimo per visualizzare il tempo che scorre e puoi usarlo con i tuoi bambini. Per esempio ogni mattina a colazione. Oppure ogni sera, ogni giorno quando tornate da scuola, potete avere proprio una piccola un piccolo momento vostro in cui guardate questo calendario insieme. Secondo me ci sono ovviamente delle delle ragioni per cui abbiamo scelto di farlo. Così tra l'altro ho proprio creato un post apposta con il calendario da scaricare e stampare gratuitamente e lascio anche questo nelle note dell'episodio, cioè oggi praticamente saranno più lunghe le note che la registrazione stessa. Vabbè, um però ecco, ci sono delle ragioni per cui abbiamo creato il calendario come l'abbiamo creato um per esempio il calendario lineare, quindi con tutti i numeri dei giorni in linea, è molto più concreto e immediato per i bambini di quello tipico a griglia. Sarebbe ancora meglio se fosse una linea infinita in cui i numeri si ripetono. Però ovviamente non è possibile. Um invece le stagioni, i mesi dell'anno, i giorni della settimana sono ruote perché così esprimiamo la ciclicità, ovvero che si ripetono. È vero che si ripete anche il come dicevo prima, il il numero dei mesi però lì non possiamo fare una linea infinita e quindi ecco potete scaricare quello utilizzarlo. Spero che vi piaccia che chi ha ricevuto questa newsletter ovviamente ce l'ha già e noi la la utilizziamo spesso e devo dire che aiuta tantissimo anche proprio a imparare i giorni della settimana i mesi dell'anno eccetera eccetera e poi c'è un'altra, cosa di cui vorrei parlarvi che vi ho accennato all'inizio che sono le transizioni che cos'è una transizione. La transizione è quel momento in cui passiamo da un posto all'altro oppure da un'attività all'altra, per esempio uscire di casa, lavarsi le mani prima di cenare. Le transizioni spesso e volentieri possono essere difficili, soprattutto se non prepariamo i bambini con largo anticipo. E se ci aspettiamo che vadano al nostro passo, i bambini hanno tempi molto lunghi e molto più lunghi dei nostri. Quindi questo è sempre da tenere in considerazione. Però io ti proprio vorrei raccontarti un metodo che racconto anche nel mio corso schooling, che è semplicissimo, ma che a me ha aiutato tantissimo a facilitare le transizioni. Ovvero parla cantando Lo so, sembra assurdo. Sembra ridicolo. Dite Carlotta, ma che cosa stai dicendo? Invece no, vi assicuro che funziona benissimo. Cioè, la melodia non importa, basta cantare le parole delle azioni che dovete fare um e per esempio okay, adesso mi mi mi umili pubblicamente. Lo faccio anche nel corso schooling. Chi ce l'ha lo sa. Ma vediamo un attimo se riesco a inventarne una sul momento perché ormai non le usiamo più. Um ovviamente queste canzoni, non è vero, a dire il vero. Anzi, adesso poi dopo vi racconto anche un momento in cui l'abbiamo proprio utilizzata ultimamente. Ma non era una transizione. Era più, um il il canto in generale. Adesso. Poi dopo ve lo racconto. Vediamo se mi viene in mente un modo per umiliarmi un attimino. Um, perché io non canto proprio molto bene. Um Okay, Proviamo così, per esempio, dobbiamo andarci a lavare le mani. Okay. Evviva! Evviva! È ora di cena. Andiamo a lavarci le mani tutti insieme. Chi viene con me? Et voilà. E lo ripeto Oppure vediamo dobbiamo andare a scuola. Io uso sempre la stessa melodia perché è la melodia delle ci di una canzone delle cinque paperelle che so. E quindi me la ricordo sempre. Mi viene sempre quella. Vediamo se dobbiamo per esempio, uscire per andare a scuola. Vedo che sono già le otto. Dobbiamo uscire e andare a scuola. Vado a mettermi le scarpe, Prendiamo lo zaino, Vuoi aprire tu la porta? O preferisci che la apra io? Eccetera eccetera eccetera E quindi ecco, cioè, se siete bravi a rimanere, divertitevi. Inoltre, davvero cantare aiuta la mente a rilassarsi, a sbloccarsi. Non a caso sulla tela abbiamo proprio scelto di proporvi una serie sul canto che canta con Francesca perché stimola proprio a cantare insieme in famiglia. E io davvero, come vi dicevo prima, da uso spessissimo le canzoni e anche le sue canzoni e le sue melodie per delle delle lezioni di Francesca con i bambini, per esempio. Non era un momento di transizione quello che vi dicevo prima, ma abbiamo proprio fatto un'intera camminata in montagna e in Nuova Zelanda tutta in salita. Emily proprio non ne aveva voglia, ma la voglia lei è venuta e quando abbiamo cominciato a cantare il treno va in città il treno e quindi cantavamo e inventavamo delle rime assurde. Um magari vi lascio anche proprio questa lezione dove c'è il treno? Um la la canzone del treno che secondo me è bellissima, è una delle mie lezioni di Francesca preferite e ve le lascio nelle note dell'episodio. Così si allungano queste note, dell'episodio ovviamente coltivare la pazienza in tutto questo ha un grandissimo effetto su tutto ciò che riguarda le transizioni, la routine, la gestione della noia, imparare a giocare autonomamente, um della pazienza e di come coltivarla ho già parlato in un episodio del podcast che mi sembra il numero ventisette. Um, può anche darsi che mi sbagli, ma ho intenzione di fare un breve episodio anche sulla noia, che quindi parlerà anche di pazienza coming e quindi penso di avervi detto più o meno tutto. Finisco proprio con un pensiero a ragnatela che è quello che avevo scritto anche nella newsletter, che è um un pensiero su quanto a volte non sia facile usare la bussola del buon senso. So che non è facile perché parenti, amici esperti spesso ci dicono che cosa fare e anche se non è in linea con i nostri valori, se noi non lo sentiamo in linea con i nostri valori, a volte ci chiediamo se magari abbiano ragione loro se magari stiamo sbagliando qualcosa. Io ovviamente non escluderei a priori che loro possano avere ragione, ma ricorderei sempre che la genitorialità si decide in casa. Sei tu con la tua famiglia. Siete voi, la vostra squadra, a decidere nessun altro, conoscere le vostre forze, le vostre debolezze come le conoscete voi. Quindi siete voi a decidere e a volte sì, Certo, una situazione può sembrare veramente molto difficile ed è magari in quei momenti in cui ci si pone dei dubbi e ci si chiede magari sto sbagliando qualcosa, però, ecco, magari che ne so, non vuole lavarsi i denti prima di andare a dormire. Non so più che cosa fare o comunque questo tipo di piccole difficoltà. Però io quando i genitori mi scrivono queste difficoltà, chiedo sempre di darsi un po' più di tempo e di ripetersi. Questo passa perché è davvero così. Decidete che nella vostra mente non è un problema. Affrontate come affronterete un mal di pancia perché è temporaneo e mettetevi magari un promemoria per due settimane. E davvero questa è una cosa che avevo consigliato anche su un di Instagram. Davvero? A volte, anzi spesso e volentieri. Quando scade il promemoria delle due settimane il problema è già passato, soprattutto quando non lo consideriamo come un problema. Passa più in fretta, come sempre. Faccio il tifo per voi e penso di essere arrivato alla fine. Vi ricordo solo più che ovviamente mi trovate anche su www punto la tela punto com con tutti i link che vi ho lasciato nelle note dell'episodio è impossibile che non mi non mi troviate lì perché rimandano tutti lì. Quindi ci vediamo là, praticamente E mi trovate anche su Instagram come la tela di Carlotta Blog. Non sono ancora riuscita a cambiare questo Questo nome dell'account che mi piacerebbe cambiare. Ma magari un giorno vi farò la sorpresa. Buona serata. Buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao.

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«Educare con calma» è un bel principio di cui a me mancava solo un dettaglio: la calma. Questo podcast è un resoconto del mio viaggio interiore di genitore.

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