Hai due bambini, stanno giocando insieme e uno viene da te piangendo:
❌ Che cosa è successo? È stato tuo fratello / tua sorella?
❌ Ti ha dato una sberla? Ti ha spinto?
Se imbocchiamo le risposte, è probabile che non scopriamo la verità e ci arrabbiamo senza diritto con il fratello o la sorella. Se chiediamo e poi non aspettiamo la risposta, ma continuiamo ad assumere: trasmettiamo il messaggio che non pensiamo che siano in grado di raccontarci l'accaduto. Se facciamo domande a cui possono rispondere sì o no, è probabile che pur di rispondere ci dicano a sì anche se non è vero, solo per essere consolati: trasmettiamo il messaggio che la verità non è importante.
✅ Abbraccia e aspetta che si calmi: "Sono qui con te"
✅ Quando è calmo: "Che cos'è successo?" e aspetta la risposta
In questo modo siamo mediatori e non giudici e soddisfiamo immediatamente l'unico vero e proprio bisogno di quel momento: la nostra presenza e il nostro amore.
Infine, non sempre c'è bisogno di sapere che cos'è successo: quando sono calmi, se vogliono ce lo raccontano e se no, magari non c'è nemmeno bisogno di chiedere.
🎙 Approfondisco (anche cosa fare con il fratello o la sorella) nell'episodio 44 del mio podcast Educare con Calma. Dura solo 5 minuti, apposta per renderlo accessibile a tutti i papà e tutte le mamme!
Accedi alla conversazione
Parla di questo post con il team La Tela e tutta la community e unisciti alle conversazioni su genitorialità, vita di coppia, educazione e tanto altro.