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Episodio 81 ·

Ragnatela in 5': È troppo tardi?

Una domanda che mi fanno spessissimo i genitori è: è troppo tardi per passare a un'educazione a lungo termine? Mio figlio ha 3 anni, mia figlia ha 5 anni, i miei figli hanno 8 e 10 anni… È troppo tardi per cambiare il mio stile educativo?

In questo episodio si Ragnatela in 5' vi do la mia personale risposta.

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benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di Ragnatela in cinque. Dunque oggi parliamo di una domanda che mi viene fatta spesso è troppo tardi. Mio figlio ha tre anni, mia figlia ha cinque anni. I miei figli hanno otto e dieci anni. È troppo tardi per cambiare il mio stile di educazione. È troppo tardi per educare a lungo termine. Dunque la mia risposta è semplice e quindi forse per una volta riuscirò a mantenere ragnatela in cinque nei cinque minuti. Sarebbe veramente un miracolo. Ma la risposta davvero è talmente semplice che non penso di potermi perdere in pensieri ragnatela, ma mai dire mai la verità è anche la risposta più onesta intellettualmente che posso darti è che se ti dicessi che è troppo tardi, significherebbe che penso che è troppo tardi per evolvere tu come persona e io questo non lo penso. Penso che tutti possiamo evolvere come persone, perché tutti possiamo evolvere come individui e quindi anche come genitori, perché l'evoluzione del genitore passa necessariamente per l'evoluzione dell'individuo. Non si può fare altra cosa per questo. Quando mi chiedete per esempio, se il mio corso educare a lungo termine risolve un determinato problema che avete con vostro figlio. La risposta è non è una bacchetta magica, dipende da quanto lavoro siete disposti a fare su voi stessi, Da dove partite? Da quanto ci metterete a fare questo percorso? Perché per ogni persona l'evoluzione ha una propria strada, ha propri tempi. Ma davvero io ci credo. Io credo che tutti, indipendentemente dall'età e dal bagaglio, possiamo evolvere perché l'evoluzione è nella nostra mente e non c'è nulla che non riusciamo a fare quando lo decidiamo con consapevolezza. Certo, io posso decidere oggi con consapevolezza, con intenzione che smetto di urlare ai miei figli e magari ci riesco subito, perché sono pronta perché inizio il percorso in un momento di vita in cui sono predisposta al cambiamento. Ma magari no. Magari mi ci vogliono mesi, perché questa dinamica dell'urlo è intrinseca dentro di me e il riuscire o meno dipende da tantissimi fattori. Dipende da quanta cura di me mi prendo, da quanto la mia vita è sempre di corsa, da quanto tempo ho da dedicare alle crisi dei miei figli. Da quanto pesa il mio zaino emotivo? Da quanto è pieno il mio calo? Ogni giorno, da quanto in fretta divento brava a chiedere scusa e anche a chiedere aiuto senza sensi di colpa. E magari anni dopo ogni tanto perdo ancora le staffe. Ma quelle volte lo faccio con la consapevolezza che i miei figli mi conoscono perché mi sono lasciata conoscere, mi sono messa a nudo, ho raccontato loro le mie difficoltà, i miei meccanismi che mi portano ad urlare e quindi mi contestano. E io accetto la contestazione, perché a questo punto ho fatto un grandissimo lavoro su me stessa e con loro negli ultimi anni. Quindi no, non è troppo tardi per evolvere come individuo e questo significa che non è nemmeno troppo tardi per evolvere come genitore. E la cosa buffa tra L'altro è che spesso i genitori che mi chiedono questo sono genitori che mi scrivono dicendomi dove sbagliano, che cosa vorrebbero fare meglio che analizzano i propri punti deboli. E allora la prima cosa che dico loro è che le stesse parole che mi stanno scrivendo sono la prova che non è troppo tardi, perché loro hanno già iniziato a mettersi in dubbio e in gioco e hanno già avviato la loro evoluzione e l'evoluzione crea dipendenza. Una volta che si inizia, non si riesce più a tornare indietro. Una volta che vediamo ciò che stiamo sbagliando e abbiamo chiaro ciò che vogliamo cambiare, non riusciamo, nemmeno volendo, a fare finta di non averlo visto, di non saperlo. Ci vorrebbe molto più sforzo emotivo, secondo me, a fingere di non saperlo, che ad accogliere l'evoluzione a braccia aperte. E una volta che inizi, siamo l'evoluzione di noi come individui che accogliamo il senso di colpa, perché il senso di colpa ricordatevi che è positivo. Significa che siamo consapevoli di stare sbagliando e solo riconoscendo l'errore possiamo affrontarlo e cambiarlo. E quindi quando iniziamo questa evoluzione quest'evoluzione ha un effetto su tutto e su tutti, in primis su come siamo genitori, perché ovviamente i nostri figli sono con noi. Spesso per questo ho un genitore che mi chiede se il mio corso può funzionare anche per il rapporto con suo figlio, per esempio adolescente, nonostante sia mirato alla fascia zero sei anni. Io non mi sento di dire un no netto, perché il mio corso stimola e segue l'evoluzione personale ed è tutto basato sullo sviluppare una relazione di fiducia, una comunicazione di rispetto. E questi insegnamenti sono universali. Si possono applicare a tutte le relazioni, non solo a quelle con i bambini. E quando dico questo, ovviamente mi dicono Okay, okay. Non è troppo tardi per evolvere questo l'ho, Capito? Ma allora è troppo tardi per rimediare. Secondo te ho fatto danni irreparabili come rimedio a questi danni? E la verità è che sì, sicuramente hai fatto danni. Perché mentirti? I bambini assorbono tutto. E se nei primi sei anni di vita di tuo figlio hai urlato e minacciato e magari hai alzato le mani, ora stai convivendo con le conseguenze di questa versione di te. Magari quella fiducia da parte di tuo figlio manca nei tuoi confronti. E se manca da una parte la relazione si sviluppa in modo che manchi anche dall'altra, perché la fiducia, come il rispetto, è a due corsie. E quindi come si rimedia? La risposta è la stessa. Si inizia da noi, si riinizia da noi e lo si fa condividendo con il nostro percorso, con i nostri figli, piccoli o grandi che siano. Ci si assume la responsabilità delle nostre azioni e parole passate e presenti e la si comunica questa responsabilità ai nostri figli si parla con loro di quello che pensiamo di aver sbagliato finora. Chiediamo loro di aiutarci perché siamo una squadra. Facciamo patti con loro per cambiare modi di comunicare comportamenti, attitudini che ci portano alla lotta di potere. Diamo loro tempo di qualità a uno ad uno per sviluppare una relazione nuova che ha tutto il bagaglio di come è stata la nostra relazione finora, certo, ma che usa quel bagaglio a nostro vantaggio perché ci siamo passati insieme per quelle strade sappiamo quanta fatica abbiamo fatto e quella consapevolezza ci unisce. Se siamo disposti a lasciarci aiutare e accompagnarci nell'evoluzione il tempo che è andato è andato, ma non per questo dobbiamo piangerci addosso. Possiamo usare quel tempo a nostro vantaggio, perché ora abbiamo tantissimi esempi di come non vogliamo più educare e questi ci aiuteranno a mettere in atto l'evoluzione. Quindi no, non è troppo tardi. Faccio il tifo per te sempre. Vediamo come sono andata. Ah cavolo sei minuti e trentuno niente, non ce la faccio a stare lì cinque minuti. Comunque ti ricordo che mi trovi anche su www punto la tela punto com e su Instagram come la tela di Carlotta Blog. E quindi basta. Veramente ti lascio questo messaggio, Lo dico ancora una volta faccio il tifo per te e non mi rimane che augurarti buona serata. Buona giornata o buonanotte. A seconda di dove sei? Nel mondo. Faccio il tifo per te.

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«Educare con calma» è un bel principio di cui a me mancava solo un dettaglio: la calma. Questo podcast è un resoconto del mio viaggio interiore di genitore.

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