Oggi su Educare con calma parlo con Elisa Pella di procreazione medicalmente assistita (PMA) e lei ci porta in un viaggio — che per me è stato a tratti emotivo — attraverso la sua esperienza personale. Sono conversazioni importanti, grazie a chi sceglie di farle con noi.
Nell’intro mi sbaglio e dico che Elisa quel giorno era rauca, ma in realtà era afona. 😊 Grazie per lo sforzo, Elisa!
:: Trovate Elisa:
- Su instagram come @elisagram e @ilgenitoreconsapevole
- Sul suo sito www.ilgenitoreconsapevole.it
Nel podcast menziono la mia guida online per il genitore Come si fa un bebè, che include un libro stampabile per bambini in cui ho scelto anche di parlare di PMA.
Se siete su La Tela, potete lasciare un commento qui sotto (e se invece state ascoltando su altre piattaforme, potete seguite questo link per lasciare un commento).
:: Come appoggiare il podcast:
Io non faccio pubblicità e non accetto sponsor, perché le pubblicità alimentano il consumismo e in più mi danno fastidio (quindi non voglio sottoporvi a più pubblicità di quelle che già vi sommergono nella vita quotidiana. Se vi piace il mio podcast e volete aiutarmi a mantenerlo vivo, potete acquistare uno dei miei corsi o prodotti:
- Educare a lungo termine – un corso online su come educare i nostri figli (e prima noi stessi) in maniera più consapevole. Tanti genitori mi dicono che gli ha cambiato la vita.
- Co-schooling: educare a casa – un corso online su come giocare con i figli in maniera produttiva e affiancare il percorso scolastico per mantenere vivo il loro naturale amore per il sapere.
- Come si fa un bebè – una guida per il genitore + libro stampabile per i bambini per avviare l'educazione sessuale in casa.
- Storie Arcobaleno – una guida per il genitore + libro stampabile per bambini per abbattere i tabù sulla diversità sessuale e di genere.
Bellissima testimonianza, così vera e profonda…
Sono un’ostetrica e lavoro ogni giorno con donne in percorso di PMA, ma è vero purtroppo che, nonostante nel mio lavoro ci sia anche una parte di psicologia inevitabile, nel quotidiano si è talmente presi dal protocollo, dal fare le cose correttamente e dall’assistere fisicamente la paziente, che l’aspetto della sua psicologia, di come si sente dentro, di quello che prova, passa spesso in secondo piano…
Personalmente, invece, ho solo sfiorato la PMA perché dopo mesi di attesa, esami fatti e quando il mio ginecologo aveva cominciato a parlarmene dicendomi che andavamo in quella direzione, sono rimasta incinta naturalmente.
Quindi ascoltare questa esperienza raccontata, così spontanea e sincera, è stato davvero bello e arricchente.
Grazie mille a tutte e due 😊
Grazie per questo racconto di vita così intimo.
Io sono mamma grazie alla donazione di gameti femminili: per me dono immenso.
L infertilità mi ha fatto i regali più grandi della mia Vita: Samuele che ora vive tra le stelle e Sofia tra le mie braccia 🌈.
Grazie Carlotta!
Grazie, Filomena, per il tuo commento e per aver condiviso con noi questa tua esperienza così intima e delicata 💜
Grazie per il bellissimo episodio.
Ho la fortuna di aver una bimba fantastica avuta naturalmente. Però trovo che sia così importante sapere e conoscere per comprendere e poter davvero “capire senza capire”.
Io ho avuto tante complicazioni post parto, che complicano l’arrivo di un 2.º.
Tutte storie diverse, tutte storie importanti.
Grazie perché parlare e condividere é fondamentale, per chi ascolta e per chi condivide !
Grazie per il tuo commento e per aver condiviso con noi la tua esperienza. 😊 Hai ragione, tutte storie importanti!
Grazie Carlotta e Elisa. Io ho avuto una grabidanza a rischio, medicalmente seguita passo passo e terminata con un terribile cesareo di urgenza e bimba prematura, eppure, nonostante ciò abbia acuito enormemente la mia sensibilità, sento che non "capisco" del tutto la mia migliore amica, a cui è stata fatta una diagnosi di infertilità. Ora ho più punti chiari in mente per starle accanto. E sì, parliamone, parliamo di aborti, di prematurità, di gravidanze che mettono a rischio la vita della mamma, perché sono più di quello che si pensa e nessuno è preparato quando ci si trova in mezzo.
GRAZIE
Grazie per questa tua testimonianza, Giulia. Hai ragione, bisogna parlarne di più!
Ho pianto alle sue prime parole ..
Anche la mia bimba è nata grazie alla FIV..
Come se fossi ieri ricordo il momento in cui aprì il referto con il verdetto, anche se un po’ me lo aspettavo perché quando passano gli anni e un figlio non arriva.. ma non sei mai davvero preparato a questa cosa.
A me è pesato molto di più decidere di sottopormi al trattamento (ormoni che non sai quanto male faranno al tuo corpo, paura per il trattamento in sé, paura che non funzioni, pensieri sul fatto che tuo figlio sarà “creato” in un laboratorio,…), che il trattamento in si.
Mi sono rivista molto nelle sue parole ed è vero che quando mi sento stanca o non capace o discuto con mio marito a causa della mia stanchezza, mi sento in colpa perché so quanta fatica, quanto la abbiamo voluta e quanto siamo fortunati ad esserci riusciti.
Devo ammettere che si nella mia testa sono apparsi pensieri del tipo: forse con un altro partner sarei potuta diventare mamma, ma poi capisci che non ha senso perché non avrei voluto un figlio con qualcun altro che non fosse mio marito ..
La coppia ne risente molto, anche nella sfera sessuale, perché tutto inizia a girare intorno a quello e perché come dicevi Carlotta nel podcast sul sesso, per noi donne il sesso è molto legato alla procreazione.
Ricordo esattamente quando mia sorella mi disse cerca di non pensarci e io le risposi un po’ difficile visto che un giorno si e un giorno no devo andare in clinica a fare qualche esame, prova, ecc.
Anche a me piacerebbe raccontare a mia figlia come è nata perché per me la rende solo speciale e il mio diario e il suo album di foto inizia proprio dalla clinica e da quell’immagine di cellule da cui lei è nata.
Qui in Spagna è vero che la SS ti copre il trattamento, ma le liste di attesa sono infinite e superati i 40 anni non puoi più accedere al trattamento .. e se calcoli che oggi giorno i figli si fanno sempre più tardi, un paio di anni prima di scoprire che non puoi averne e gli esami che devi fare prima di iniziare il trattamento non riesci nemmeno ad accedere alla lista ..per noi il costo è stato molto più elevato di 3000€.
Anche secondo me è importante parlarne, a me ha aiutato però capisco che è una cosa molto personale.
Anche io direi alle coppie che devono affrontare questo percorso che abbiano fiducia e di restare uniti tra loro perché questa disavventura li renderà ancora più forti.
Grazie per averci raccontato la tua esperienza, Cri 💕 E ti lascio un aggiornamento di Elisa: un giorno, dopo che avevamo registrato, Elisa stava usando una siringa per altre cose, sua figlia era vicina e lei si è sentita di raccontarle una piccola parte di quella storia. Così, spontaneamente e senza preavviso 😍