Limiti e conseguenze in Montessori
Anche se scrivo quasi sempre dell’aspetto pratico della filosofia Montessori perché credo sia un modo semplice e immediato per iniziare ad applicare Montessori al nostro stile di vita (se vuoi saperne di più, dai un’occhiata al mio corso online per genitori), non voglio che pensi che Montessori sia solo questo.
La parte più importante nella filosofia Montessori è la trasformazione dell’adulto, perché l’educazione dei nostri figli inizia dai genitori.
Quello che ti racconto oggi è cruciale se vuoi crescere i tuoi bimbi Montessori: esporre i limiti in modo positivo e spiegare le conseguenze.
Cosa significa esporre i limiti in maniera positiva?
Significa smettere di dire i classici NO, dimenticarsi delle minacce infondate e, invece, spiegare ai nostri figli quello che possono o non possono fare in modo positivo, parlando delle conseguenze.
Ad esempio, invece di dire “non lasciare i tuoi giocattoli per terra” possiamo spiegare che “se lasciamo i giocattoli per terra, possiamo calpestarli e romperli” o che “quando li cerchiamo la prossima volta, magari non li troviamo”.
Naturalmente, una cosa è esporre i nostri limiti, un’altra è che i bambini siano d’accordo con tali limiti.
Rispettare le tappe naturali dello sviluppo dei nostri bambini
È molto importante tenere in considerazione che i bambini cominciano a capire i limiti verso l’anno e mezzo di età, e che non sono completamente preparati a rispettarli fino ai 5-6 anni.
Fino ad allora, è molto comune (e comprensibile) che a volte rispettino i limiti che stabiliamo e altre volte decidano di ignorarli. Quando questo succede è anche importante che noi genitori ci ricordiamo che i bimbi non ci stanno mettendo alla prova (anche se so che spesso sembra di sì), ma che semplicemente non sono ancora preparati a capire i limiti e rispettarli.
Dobbiamo rispettare la loro tappa naturale dello sviluppo, possibilmente senza etichettarli come “cattivo” o “birichino” quando fanno qualcosa che abbiamo chiesto loro di non fare.
Quindi non dovremmo dare limiti prima che i nostri bimbi siano in grado di capirli?
No. I limiti sono sani e danno sicurezza ai bambini. Anche i genitori hanno bisogno dei limiti, perché i limiti sono più efficaci quando sono uguali per tutti, anche per l’adulto.
Dando dei limiti fin da subito, ci diamo anche più tempo per capire quali limiti siano importanti per noi ed esercitarci ad usare le parole giuste, perché quando poi i nostri bambini entreranno in un’età in cui capiscono e rispettano i limiti, la maniera di esporli farà una grande differenza.
Queste sono tre semplici regole che puoi seguire per dare dei limiti ai tuoi bambini (e a te stesso):
- Se il tuo bambino ha meno di tre anni, bisogna dare un limite unico e molto chiaro. Se il limite ha senso, è più probabile che il bambino lo accetti. Ad esempio: puoi fare quello che vuoi, senza fare male a nessuno. Questo è un limite molto semplice da capire e spiegato con parole chiare.
- Trasforma le frasi in positivo. Prendi le frasi più comuni che usi durante il giorno e rigirale in positivo. Ecco alcuni esempi: Non stare in piedi sul divano -> Stiamo in piedi solo sul pavimento; Non toccare le ciotole del cane -> Solo il cane può usare le ciotole del cane; Non mettere le dita nel naso -> Se ti cola il naso, lo puliamo con un fazzoletto; Non toccare l'iPad -> L'iPad lo usiamo insieme; Non buttare il cibo per terra -> Se non ne vuoi più, mettilo nel mio piatto.
- Cerca di evitare il più possibile le minacce tradizionali che i genitori dicono e non rispettano: "Se non metti in ordine, non vai alla festa di compleanno". Queste minacce non hanno sostanza (davvero sei pronto a non portarlo alla festa di compleanno?) e il bambino impara a riconoscerle molto presto. Invece, cerca di spiegare le conseguenze delle azioni. Se non riordini, non vai alla festa -> Se non riordiniamo, arriviamo tardi alla festa e ci perdiamo parte del divertimento; Se non spegni la TV, domani non andiamo al parco -> Se guardiamo troppa TV, non abbiamo tempo per altre attività come andare al parco, giocare, innaffiare le piante…
Ci vuole molta pratica, e la parte più difficile è spesso i risultati non si vedono subito, ma se perseveri in un futuro non lontano ti assicuro che vedrai i benefici e la convivenza con i tuoi piccoli umani sarà più facile e piacevole. Come in tutto, il segreto è la costanza.
Nel mio corso Educare a lungo termine dedico un intero modulo ai limiti, ti invito a darci un'occhiata.
Ciao Carlotta, é notte, mio figlio che farà tre anni tra un mese dorme, e io leggo il tuo blog e ascolto i tuoi podcast con avidità perché essere genitore é veramente difficile, essere un genitore consapevole ancora di più. Ho tante domande da farti...
Non riesco a risolvere un momento della giornata, quello del lavaggio dei denti, che mio figlio non vuole mai fare. Prima lo invitiamo a lavarsi i denti soprattutto se ha mangiato un dolce durante la giornata, ma non funziona. Allora arriva la minaccia: se non lavi i denti diro al nonno di non farti più mangiare il gelato. Ogni volta che lo diciamo sento che stiamo sbagliando, ma non so come fare diversamente. Non posso lasciarlo andare a dormire senza aver lavato i denti...
Sì, cara Michela, purtroppo le minacce non funzionano a lungo termine (funzionano per davvero poco tempo!): ti consiglio di provare a dargli opzioni "Te li lavo io o te li lavi da solo?", "Vuoi questo dentifricio o l'altro?", "Preferisci lavare prima i denti o prima le mani?"… questo nella situazione, in modo che sia lui a decidere il più possibile, ma che non esista l'opzione di non lavarseli. E fuori dalla situazione, proverei a parlare con lui della cura dei denti, guardare foto che mostrino denti non lavati a lungo ecc per creare consapevolezza. E poi ora, per rompere il circolo delle minacce, proverei proprio a dirgli: "In passato ti ho detto che se non ti vadi i denti dico al nonno di non darti più il gelato, non è vero. Non voglio mentirti, l'ho detto solo per farti paura e farti lavare i denti. Facciamo un patto: io non ti mento più e tu collabori quando è ora di lavare i denti. Che ne dici?" (non è troppo presto per questa conversazione). È un processo, ma credo davvero che valga la pena iniziarlo subito. Faccio il tifo per voi.
Ciao Carlotta! Complimenti per il tuo blog...è davvero molto interessante! In questi giorni sto seguendo i post sull'educazione Montessori perché fra qualche mese (maggio) diventerò mamma anche io😀 e il metodo Montessori mi affascina molto. Vorrei comprare già libri su libri e vari oggetti Montessori ma c'è una vocina dentro di me che mi dice di non correre, perchè solo vivendo potrò veramente capire qual è il metodo più adatto da seguire...e poi so che i primi mesi è tutto una novità, un casino tremendo e mettere in pratica le cose che ti sei preventivato è difficile...tu per esempio hai iniziato a seguire l'educazione Montessori una volta che Oliver è nato? È un'esigenza che hai avuto successivamente o con da subito? Cosa mi consiglieresti? Ciao!
Ciao Cristina e… che notizia meravigliosa, complimenti! 😍 Io personalmente ho seguito il metodo Montessori fin da subito, iniziando dalla cameretta (a parte i primi tre mesi che Oliver ha dormito nella culla Bednest in camera nostra). Come te avevo iniziato a leggerne in gravidanza e più leggevo più sapevo che era il metodo che volevo seguire per crescere mio figlio. E così ho fatto.
Anche se quando è nato non aveva ancora la cameretta finita (perché non ci serviva), io avevo preparato comunque un piccolo angolo in quella che sarebbe diventata la sua cameretta con solo un tappeto, uno specchio basso alla parete e il gancio al soffitto per le giostrine Montessori: infatti, per me era importantissimo che avesse i giusti stimoli fin da subito e anche che passasse del tempo per terra a pancia in su o in giù (anche molto consigliabile per rafforzare i muscoli del collo). Quindi come vedi all'inizio abbiamo fatto poco e tutto molto pratico; andando avanti, ovviamente, ci siamo immersi sempre di più nella filosofia e abbiamo iniziato a fare una vera e propria trasformazione anche interna oltre che esterna (di cui scriverò a breve).
Ma visto che so che iniziare è la parte più difficile e che spesso abbiamo bisogno di qualcosa di materiale per fare il cambio, presto lancerò un mini corso gratuito su come iniziare a livello pratico il viaggio Montessori. Sono sicura che lo troverai molto utile e che ti servirà tantissimo! Nel frattempo, ti consiglio di continuare a leggerne il più possibile (anche la tua famiglia), perché alla fine Montessori è uno stile di vita e va assimilato. E se hai tempo, potresti anche rimboccarti le maniche e iniziare a preparare le giostrine Montessori fai da te, che è anche un bel modo di dedicare tempo alla tua piccola creatura.
Un abbraccio e per qualsiasi dubbio, mi trovi qui 🌸
Ok grazie per il consiglio e sì, seguirò molto volentieri il tuo mini corso, tienimi aggiornata sulla data di inizio! Grazie!
Ok grazie per il consiglio...e sì, seguirò molto volentieri il tuo mini corso, tienimi aggiornata sulla data di inizio! Grazie!
Ciao Carlotta, non so se ti ricordi di me. Leggo spesso i tuoi post e mi piacciono un sacco. Mi manderesti qualche riferimento ai webinar cirati in questo post? Grazie
Ciao Stefania, ma certo che mi ricordo di te! Grazie per il tuo commento e per seguirmi sul blog! Al momento i webinar e corsi che ho seguito stanno terminando, l'ultimo è domani ed è anche stato il mio preferito: si chiama RetoMontessori ed è l'unico in spagnolo, gli altri sono in inglese. Non ne ho trovati in italiano ed è anche per questo che mi sto formando, per poter un giorno non lontano offrirli io stessa! :-)
Bello! Anche io stavo pensando di applicare questo metodo con il mio bimbo quando crescerà. Non sapevo facesse parte della filosofia montessori.
Tu sei una mamma che purtroppo o per fortuna cresce il suo bambino praticamente da sola, ma una cosa che mi chiedo sovente è se una volta che il mio bambino starà la maggior parte del suo tempo con i nonni non si sentirà magari confuso da due metodi educazionali differenti!
Si può pretendere che i nonni sposino le nostre filosofie educazionali? O forse al bambino fa anche bene rapportarsi in modo diverso con persone diverse?
Ciao Elena, grazie per il tuo commento! Non sei la sola che mi ha fatto questa domanda, anzi, come coinvolgere la familia nel nostro metodo educazionale è un tema molto importante nella filosofia Montessori. Tanto che sto proprio scrivendo un post al riguardo che credo possa aiutare un po' a dare un punto di vista generale, ma purtroppo non esiste una formula magica, perché ogni famiglia è diversa e bisogna rispettarsi. Sono sicura che ti piacerà! Indipendentemente da questo, possiamo iniziare nel nostro nucleo familiare fin da subito, perché uno dei metodi migliori (ma non semplici né immediati) è far vedere a nonni e famigliari che i nostri metodi funzionano. Ne parleremo presto! Un abbraccio e buona settimana 🌸
Ciao Carlotta! Ottimo articolo come sempre. Si segnalo un paio di refusi al punto 2 della versione Italiana.
P.S. Non so come fai a tenere un blog in 3 lingue ed essere mamma al tempo stesso :)
Ciao Gabriele! Grazie per l'aiuto e... Ti sei risposto da solo... Li faccio lasciando scritto degli strafalcioni a volte 😂