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Episodio 9 ·

Intraprendere un viaggio nella sostenibilità | Con Cristiana Cerri Gambarelli

In questa puntata a due voci di Educare con Calma – divisa a metà perché amo gli episodi corti - parliamo di sostenibilità e per farlo ho invitato mia sorella, Cristiana Cerri Gambarelli, project manager della Federazione dei Giovani Verdi Europei e un esempio per chiunque voglia intraprendere un viaggio nella sostenibilità: negli ultimi ha cambiato tutta la sua vita per ridurre la sua impronta di carbonio e per prendere ogni giorno decisioni più sostenibili per il nostro pianeta e in questa intervista ci racconta come ha fatto e ci dà alcuni spunti interessanti per avviare un cambiamento.

In questa prima parte Cristiana ci parla di questi cambiamenti e ci dà alcuni consiglio su come avviare un cambiamento nelle nostre menti e nelle nostre famiglie.  

La trovate su Instagram come @crimedotcom (e se avete domande scrivetele che, anche se lavora ogni minuto della giornata, è sempre molto disponibile).

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Cristiana
Carlotta di La Tela è mia sorella 🥰 Non sono genitore, la mia passione è la politica e sapere che l'Italia ha La Tela mi dà un sacco di speranza.

Carlotta: [00:00:00] Ciao e benvenuti a un altro episodio di Educare con calma. Oggi parliamo di sostenibilità, un tema a me molto caro perché quando Emily aveva circa cinque mesi ho preso una decisione che avrebbe poi cambiato un po' tutta la mia visione del mio ruolo nella sostenibilità. Siamo passati ai pannolini lavabili, che è una cosa che io non avrei mai pensato di fare e invece, poi, quando l'ho fatta si è rivelata molto più semplice di quanto pensassi e questo mi ha fatto capire che c'era molto di più che potevo fare per il nostro pianeta e che dovevo iniziare a farlo, io per prima, per dare poi il giusto esempio ai miei figli. E da allora credo di aver fatto piccoli passi ogni giorno per muovermi verso uno stile di vita un po' più sostenibile. Ma ovviamente so che c'è ancora tantissima strada, c'è ancora tantissimo lavoro e c'è anche tantissimo che posso ancora fare e migliorare, che tutti possiamo fare, migliorare. 
Quindi oggi ho invitato una persona per me molto speciale, che negli ultimi anni ha fatto un percorso importantissimo nella sostenibilità e che mi piacerebbe che lo condividesse con noi oggi. Lei vive a Bruxelles, è project manager della Federazione dei Giovani Verdi europei, è un'attivista a tempo pieno per il pianeta e per i diritti delle classi marginalizzate ed è anche la zia migliore del mondo, perché è la zia di Oliver ed Emily. Quindi do il benvenuto alla mia sorellina. Ciao cucciola.

Cristiana: [00:01:31] Ciao, ciao, ciao. Ciao a tutti.

Carlotta: [00:01:34] Come stai? Dove sei?

Cristiana: [00:01:37] Ehm. Seduta sul mio letto. In realtà, sul pavimento, perché quando sono arrivata qua sei stata tu a ispirarmi. Non avevo un letto e ho detto vabbè, metto un materasso per terra.

Cristiana: [00:01:48] Fantastico, in perfetto stile montessoriano. Ottimo.

Carlotta: [00:01:52] Prima di iniziare però, devo fare un'ulteriore premessa perché dovete sapere che io e Cri, mia sorella si chiama Cristiana, io e Cri da anni parliamo metà inglese e metà italiano, nel senso che spesso ci manca la parola italiana e quindi ci buttiamo dentro quella inglese e poi ci guardiamo con aria un po' inquisitiva, sperando che l'altra si ricordi la parola italiana, ma di solito non è così. Quindi Cri, ti prego, facciamo uno sforzo oggi, così non ci facciamo troppe figuracce. Me lo prometti?

Cristiana: [00:02:25] Io lo sforzo lo faccio sempre. Il problema è che non ci sono le parole, però ci proviamo come sempre al massimo, oggi un po' di più del solito. E però succederà. Sono sicura che succederà almeno una volta, almeno hai fatto la premessa.

Carlotta: [00:02:40] Esatto, almeno l'ho detto. Va bene, ok, pazienza. Ok, iniziamo allora. Prima di tutto se puoi spiegarci che cos'è la Federazione dei Giovani Verdi Europei dove tu lavori e qual è il tuo ruolo all'interno della Federazione, perché non credo che tutti lo sappiano.

Cristiana: [00:02:57] Sì. La Federazione dei Giovani Verdi Europei è innanzitutto l'organizzazione migliore del mondo dove ho trovato la mia famiglia, davvero una seconda famiglia e non so come farei senza di loro oggi. Ma è un'organizzazione ombrello di molte organizzazioni verdi giovanili da tutta Europa che si occupano di giustizia sociale e giustizia climatica. Le nostre organizzazioni membro vanno da Cipro, all'Irlanda e dalla Norvegia a Malta e alcune hanno connessioni con i partiti verdi delle loro nazioni, altre sono semplicemente ONG, tutte guidate da giovani. E la Federazione si occupa di creare un ponte tra questi gruppi di giovani a livello internazionale e anche tra di essi ed il Parlamento europeo, all'interno del quale lavorano strettamente in collaborazione con i Verdi europei che sono un gruppo parlamentare per portare le loro politiche ad essere più radicali e quindi anche compatibili, tra virgolette, con il nostro futuro di giovani. E io mi occupo in particolare di organizzare le attività educative che si svolgono almeno tre volte all'anno tranne che nel 2020 ovviamente che è stato un po' quello che è stato e che portano appunto tutti questi ragazzi e ragazze di almeno venti Paesi insieme per discutere di cosa sarà il prossimo passo.

Carlotta: [00:04:25] Wow, non da poco, insomma. Invece in Italia, non so se l'hai detto, ma in Italia c'è questa realtà?

Speaker3: [00:04:34] In Italia ci sono un'organizzazione membro che esiste da parecchi anni, che però si trova nell'Italia non Italia, che è il Tirolo e invece al momento sta nascendo un gruppo che probabilmente farà parte dal prossimo agosto anche della Federazione che si chiamano, I giovani europeisti verdi.

Carlotta: [00:04:59] Ah ok, fantastico! Ok, grazie mille. Questa tra l'altro è una cosa che io non sapevo, dovrai poi mandarmi qualche informazione in più. Ma iniziamo invece proprio a parlare di sostenibilità con una domanda un po' più generica. Diciamo che io la risposta un pochino la conosco già, ma chi non ti conosce ovviamente non lo sa, quindi ti va di raccontarci un po' come hai iniziato questo tuo percorso nella sostenibilità e che cosa hai cambiato da allora nella tua vita per avere uno stile di vita più sostenibile?

Cristiana: [00:05:28] Premetto che sapevo mi avresti fatto questa domanda, quindi ho preso un foglio, mi sono scritta le cose che ho fatto perché sinceramente non me le ricordo, perché oggi le faccio e basta. E ormai le faccio da sei anni, diciamo che ultimamente sto cambiando poco nella mia vita perché penso di essere arrivata a un livello in cui il mio attivismo è poi quello che più influisce nella mia sostenibilità, ma all'inizio quindi diciamo sei anni fa più o meno, innanzitutto ho cominciato con il cibo credo quella fosse stato davvero il primo passo, anzi, in verità forse effettivamente il primo passo è stato l'interesse verso la natura e gli animali che però non avevo ancora trasformato in cambiamenti personali. Quindi ho semplicemente cominciato a interessarmi di più alla natura e agli animali, e quando mi sono poi interessata agli animali ho smesso di mangiare carne praticamente abbastanza, automaticamente, facendo i soliti passi. 
Si inizia normalmente non mangiando carne rossa e poi non mangiando carne e basta. E poi non ho mangiato pesce e sono sempre passi per gradi, fai un passettino e poi ne fai un altro, poi ne fai un altro e poi semplicemente ti trovi a non mangiare carne. E poi, da lì sono passata a non mangiare prodotti animali, quello è durato a tempo determinato diciamo, perché poi si sono inserite nel grande mix della sostenibilità altre problematiche quindi diciamo che mi interessava magari non mangiare cose che fossero importate sistematicamente attraverso mezzi di trasporto a grande emissione di anidride carbonica, quindi per esempio ho smesso di mangiare prodotti che vengono sistematicamente importati come gli avocado le banane, o cose che non crescono dove sono. E questo direi che è stato il passo più grande e quello più difficile, tra virgolette, perché comunque nella società in cui viviamo non è semplice sapere da dove arrivano i prodotti che mangiamo e quindi non è semplice rendersi conto che, questo sì questo no, e l'ultimo direi che, questo è un po' più recente, da un anno e mezzo circa ho smesso di volare, o forse due non lo so, non mi ricordo, però sì, ho smesso di prendere l'aereo e cerco di muovermi semplicemente su terra. Quindi viaggi molto, molto lenti e molto lunghi. E ovviamente questo significa che non sono più uscita dall'Europa da un paio di anni, direi.

Carlotta: [00:08:27] Lo sappiamo bene purtroppo perché noi nel frattempo siamo partiti abbiamo fatto un po' il contrario, tra virgolette, siamo partiti per un viaggio intorno al mondo e anche se viaggiavamo lenti e comunque cercavamo di spostarci a terra nei Paesi, ma poi da un Paese all'altro era comunque veramente, non impossibile, ma veramente molto più complicato e abbiamo deciso di volare e quindi tu non ci hai mai raggiunti. Quant'è che non ci vediamo, da agosto, è un anno!

Cristiana: [00:09:02] Da agosto sì, un anno, infatti io ho cominciato prima che voi partiste e quindi siccome un anno fa eravamo a Parigi è giusto un anno.

Carlotta: [00:09:10] Esatto un anno fa eravamo a Parigi insieme. Esatto. E tra l'altro, mi fa un po' ridere perché mentre parli io vedo il tuo cervello, anzi sento il tuo cervello che traduce furiosamente dall'inglese. E ti capisco. 

Cristiana: [00:09:30] Non voglio neanche tu mi faccia gli esempi, non li voglio sapere, perché so che è una cosa che succede, ma non lo voglio sapere.

Carlotta: [00:09:40] Bene, non ne parlo più. Ok? 

Cristiana: [00:09:43] Tanto la maggior parte delle persone non se ne rendono conto. Stai zitta, ahahaha

Carlotta: [00:09:46] Va bene, va bene, scusa, scusa. Fantastico, passo oltre. Quindi dicevi questa cosa, tra l'altro super interessante del mangiare in maniera più sostenibile, hai detto, appunto, che tu hai scelto di mangiare locale, quindi non prodotti sistematicamente importati. Ci sono altre piccole accortezze che credi che possa avere una famiglia per rendere la propria alimentazione più sostenibile? Quindi magari, una volta che vai al supermercato, quali sono le cose che scegli o non scegli, per esempio, se vuoi essere un po' più sostenibile?

Cristiana: [00:10:27] Un grandissimo accorgimento, che sicuramente non significa che sia uno semplice da applicare, è quello di evitare la plastica. Io ormai da anni penso di non vederle neanche le cose in plastica al supermercato, praticamente quasi sempre. Poi ovviamente ci sono le eccezioni, però normalmente non compro, cerco di non comprare prodotti che vengono in plastica ed effettivamente recentemente sono stata due settimane in Scozia, anche un po' di più e lì ho capito che in Italia siamo parecchio fortunati quando si tratta di plastica al supermercato, perché i supermercati del Regno Unito sono appunto molto più dominati dall'imballaggio in plastica e, in tutta la frutta, in tutta la verdura, è molto molto più comune. Quindi quando effettivamente mi sono trovata in questa situazione, ho capito quanto fortunata fossi a iniziare questo percorso in Italia al tempo, in Germania ancor prima, dove comunque c'è un po' meno questa dipendenza. Questo non significa che non sia semplice, o che non sia difficile, e infatti penso che in genere la plastica sia stata di per sé inventata per rendere le cose più comode per i trasporti, per l'economia, per le persone e quindi eliminare la plastica di per sé oggi non è comodo per niente. E penso che alla fine tu lo sappia in particolare, lo dici sempre che la comodità e la sostenibilità non vanno di pari passo. Però appunto è un passo che deve essere in un qualche modo iniziato.

Carlotta: [00:12:14] Esatto sì, sono assolutamente d'accordo. Poi diciamo che probabilmente comodità e sostenibilità sono due concetti agli antipodi nel senso che c'è poca comodità nella sostenibilità o nei cambiamenti sostenibili. Ma, sostenibilità come parola, quando io ho iniziato questo percorso per me, era una parola complicata che non capivo veramente molto nel senso che in italiano, ma anche in inglese allora, si parlava più di vita che eco friendly o anche semplicemente eco, vita eco. Ma credo che al giorno d'oggi sia importante invece parlare di stile di vita sostenibile. Ma che cosa significa sostenibilità e che cos'è per te uno stile di vita sostenibile?

Cristiana: [00:13:02] La risposta più corta è che la sostenibilità è ciò che ci permette di sopravvivere su questo pianeta con le risorse che ci vengono date. Ovviamente gli esseri umani non stanno facendo un grande lavoro, al momento, ad assicurarsi il proprio futuro, perché semplicemente, è matematica, se ci sono una quantità di risorse che si possono utilizzare, non ne puoi utilizzare di più e semplicemente pensare di poter continuare a sopravvivere. Quindi alla fine effettivamente se ci pensi, sostenibilità è anche un po' un atto egoistico dell'uomo per sopravvivere, però fondamentalmente, perché no?, viviamo in un posto bellissimo e sarebbe bello se ci riuscissimo a rimanerci per tanto. 
Quindi, cosa significa uno stile di vita sostenibile? A mio parere, quando ho iniziato, per me significava chiedermi se tutti facessero questa cosa che sto facendo io in questo momento nel mondo, quale sarebbero le conseguenze? E quindi significava chiedermi, a quel punto, è una cosa che è permessa solo a me o è una cosa che è permessa a tutti, allo stesso modo? E quindi, per esempio comprare una bottiglietta di plastica, se ogni secondo una persona nel mondo comprasse una bottiglietta di plastica ci sarebbero 8 miliardi di bottigliette di plastica che vengono buttate ogni giorno, praticamente. E ovviamente nella mia testa questo suona un po' come una bandierina d'allarme, nel senso no, non è un'ottima soluzione. E ho fatto lo stesso ragionamento con la scelta di smettere di comprare banane, perché se un container gigante di banane deve essere trasportato in Europa ogni giorno e per ovviamente dare risposta a una domanda che creiamo noi, e quindi significa semplicemente provare a chiedersi questa cosa è sostenibile a lungo termine? Se succedesse in ogni parte del mondo oggi, e in ogni momento, o no? E non è sempre semplice la risposta, perché ovviamente viviamo in un mondo complicato e non è semplice. Però per me questo è un po' lo stile di vita sostenibile.

Carlotta: [00:15:41] Mamma mia. Sì, me l'hai già detta in passato questa cosa delle banane. Quando penso alla mia vita senza banane faccio fatica, come credo che farebbe fatica qualsiasi genitore, perché la banana è lo spuntino più pratico che esista al mondo. Però effettivamente da quando me l'hai detto, anche noi cerchiamo di fare molta più attenzione. Credo che un po' si faccia una sorta di equilibrio, ogni famiglia deve fare un po' una sorta di equilibrio. Abbiamo già parlato di un po' di cambiamenti, alcuni più facili, alcuni più difficili, ma se dovessi nominare tipo tre cambiamenti pratici, semplici, ma importanti, che possiamo scegliere tutti come individui per avere uno stile di vita più sostenibile, quali sarebbero?

Cristiana: [00:16:31] Allora, intanto una mini premessa a questa domanda è che la risposta della sostenibilità non è mai uguale per tutti, perché ognuno sa qual è il proprio stile di vita, e poi ognuno dà priorità a determinati elementi della propria vita. Per me può essere importantissimo mangiare le banane e quindi a quel punto il mangiare le banane non sarà il mio primo passo semplice verso la sostenibilità. 
Quindi è molto vero che sta nell'individuo auto selezionarsi in questo spectrum gigantesco di scelte che si possono fare e dire, questo sì, questo va bene per me, questo no, qua metto il mio limite. E poi un piccolo spoiler, effettivamente quando si cominciano a fare scelte sostenibili, piano piano dai un dito e la vita ti prende il braccio perché alla fine è così, inizi con poco e poi finisci appunto come sono finita io, e come stai finendo tu, tra l'altro, spoiler anche per te. 
Però se dovessi scegliere tre cose che penso che tutti possano fare, tre situazioni diverse, diciamo, per esempio al supermercato, direi ogni famiglia può scegliere tre cose che normalmente comprerebbe al supermercato e di cui magari appunto non conosce o conosce la provenienza, ma che non vengono prodotti a livello locale, solo tre cose che vengono normalmente comprate al supermercato e scegliere di comprarle, invece, come stavi menzionando tu prima in un negozietto locale, o appunto prodotto locale. E scegliere che quella cosa non comprarla mai più al supermercato, è una scelta e significa che magari invece di fare un viaggio al supermercato una volta a settimana, ne fai anche un altro, questo penso non sia un cambiamento gigantesco però effettivamente nel grande schema delle cose può aiutare. 
Un'altra cosa sicuramente la bottiglia riutilizzabile, non c'è bisogno nel XXI secolo in un posto dove c'è acqua potabile di comprare bottiglie di plastica, non ce n'è bisogno, anzi dovrebbe essere un crimine a mio parere, non so perché non sia ancora un crimine, però, noi abbiamo acqua potabile ovunque in Italia e se l'acqua potabile in quel momento non ha le caratteristiche che vogliamo, ovviamente ci sono i depuratori, che io non ho mai usato però so che alcune persone sentono davvero il gusto dell'acqua, ed è un no e quindi questi depuratori sicuramente aiutano, mi sembra che tu usassi il carbone.

Carlotta: [00:19:19] Sì usavamo il carbone nelle bottiglie di vetro, sì, e funzionava.

Cristiana: [00:19:27] Esatto. Per me quello è un grandissimo cambiamento che davvero fa la differenza. Faccio fatica a vedere famiglie che comprano ancora il classico pacco da sei e capisco da dove arriva quel tipo di mentalità, perché ovviamente per comodità siamo stati abituati a comprare questi pacchi da sei e anche perché poi effettivamente porta profitto a chi compra l'acqua, che dovrebbe essere un bene gratuito e accessibile a tutti, quindi effettivamente si sta anche lottando verso la privatizzazione di un bene comune nel non comprare bottiglie di plastica. 
E l'ultima cosa sarebbe di scegliere un tragitto alla settimana che normalmente viene fatto in macchina e cercare di sostituirlo con un tragitto tramite trasporto pubblico. Può sembrare davvero poco, può sembrare una briciola, ma c'è bisogno di mandare un messaggio forte alle città e alle zone dove viviamo e ai governi locali, c'è bisogno di un migliore trasporto pubblico e che dobbiamo sostituire l'utilizzo della macchina con appunto mezzi, più presenti, anche perché oggi non vengono molto spesso utilizzati perché non sono in alcuni luoghi così comodi e così frequenti. Però c'è bisogno di mandare questo messaggio e quindi mandando un messaggio, facendo più domanda, o mandando più domanda, poi effettivamente tornerà probabilmente l'offerta e quindi quella sarebbe un'altra cosa.

Carlotta: [00:21:27] Guarda mi hai stupita perché mi aspettavo la classica cosa. Spegnete le luci, non sprecate l'acqua e invece mi è piaciuto tantissimo. Hai dato veramente degli spunti carini e tra l'altro secondo me veramente non difficili. E poi devo proprio aggiungere una cosa, il pacco da sei, ma quanto è scomodo da portare a casa? Cioè è anche semplificarsi la vita. Io mi ricordo la cosa che odiavo di più di andare al supermercato quando ancora compravamo i pacchi di bottiglie da sei e magari anche da due litri l'una, era proprio quello di trasportare questi pacchi dalla macchina a casa, cioè ma chi me lo fa fare? Io quando ho scoperto le bottiglie di vetro con i filtri di carbone, io ci sono andata a nozze, cioè la prima cosa che ho fatto e giuro sì, va bene, era per la plastica ed era per eliminare la plastica, però a me è piaciuto tantissimo perché non dovevo più trasportare pacchi da sei. Quindi anche questo, anche egoisticamente parlando, è molto più semplice, quindi non è una cosa difficile da fare. Ok, dopo questo mio apporto veramente fantastico...

Cristiana: [00:22:38] Beh, però è un apporto fantastico perché effettivamente significa che a volte essere egoisti può essere un aiuto, ahahaha.

Carlotta: [00:22:45] Esatto esatto, a volte non è tutto difficile e questo è il bello, non è tutto difficile, ho scoperto che ci sono tantissime altre cose molto semplici, e molto più semplici, tipo la coppetta mestruale che adesso, va beh, io ne parlo sempre sul mio blog e su instagram della coppetta mestruale, ma le volte che io sono rimasta senza assorbenti in casa e che mi è arrivato il ciclo d'improvviso e non avevo assorbenti in casa e mi guardavo intorno, dicevo, e adesso cosa faccio? Cioè, io questo problema da quando uso la coppetta mestruale non ce l'ho mai avuto, vedi? Oltre al fatto che la coppetta mestruale, rules, è una fantastica cosa che dovrebbero fare tutti, non so come si dica in italiano... 

Carlotta: [00:23:34] Interrompo l'intervista qui perché altrimenti diventa troppo lunga, ma pubblicherò la seconda parte la settimana prossima e continueremo a parlare con la mia sorellina di sostenibilità sia per le famiglie con bambini e in special modo, come ispirare i bambini a prendersi cura dell'ambiente, sia per le generazioni un po' più grandicelle. Parleremo anche, per esempio, di green washing, quindi vi do appuntamento alla prossima settimana e vi ricordo che potete anche trovarmi su Instagram e Facebook come @lateladicarlottablog, oppure sul mio sito come www.latela.com
Alla prossima puntata di Educare con calma e buona serata, buona mattinata o buon pomeriggio a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao.

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