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Episodio 132 ·

Le tue relazioni sono sostenibili?

In questo episodio di Educare con Calma ti parlo di relazioni sostenibili, spiegandoti che cosa sono per me e come ho lasciato andare quelle che per me non lo erano — scelta che mi ha permesso di passare il poco tempo libero con persone che condividono i miei grandi valori, con le quali c'è stima e rispetto reciproco e ci si nutre a vicenda.

:: Ho menzionato

benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di educare con calma. Oggi ho deciso di parlarvi di amicizie sostenibili o di relazioni sostenibili. Ecco perché non parliamo soltanto di amicizie e anche di come lasciare andare quelle che non lo sono. Perché credo che sia veramente una parte importantissima del percorso di evoluzione di ogni persona riconoscere quali relazioni non sono sostenibili nella nella propria vita e lasciarle andare piano piano. Um, tempo fa scrissi una newsletter sulla sostenibilità delle scelte in famiglia e mentre scrivevo continuavo davvero a pensare che raramente parliamo di sostenibilità delle relazioni. Spesso parliamo appunto di sostenibilità delle nostre azioni, ma non di sostenibilità delle nostre relazioni. E allora un paio di newsletter dopo ho deciso invece di parlare proprio della sostenibilità delle relazioni e di come io ho deciso, um personalmente, quali relazioni sono sostenibili nella mia vita e anche come sono arrivata tra l'altro già prima di partire per questo viaggio a tempo pieno, alla decisione di dedicare il mio tempo, anzi di investire il mio tempo solo in relazioni che sono sostenibili per me lasciando andare le altre. Um e quindi la newsletter che poi ho inviato, che era la newsletter di gennaio. E stiamo parlando per chi ascolta tra anni del duemila e ventitré parlava proprio di questo. In realtà il mio viaggio nella sostenibilità delle relazioni iniziò durante la mia luna di miele nel duemila e dieci. Non so se ve l'ho mai raccontato, ma io e Alex abbiamo fatto la luna di miele in California, che è stata bellissima, tra l'altro anche perché ogni esperienza ce l'aveva regalata una persona a noi cara. Um, infatti avevamo chiesto di non farci regali perché chiedevamo già di pagarsi il viaggio e l'hotel, ovviamente. Ma a chi volesse fare un regalo, Alex aveva creato una pagina web, esperienze che volevamo fare in California, come visitare Alcatraz o una cena Michelin al ristorante di Gordon Ramsey, eccetera, eccetera. E ogni invitato, ogni persona poteva scegliere se regalarne una. Quindi quando poi siamo andati a fare la luna di miele davvero è stato un po' come portare in viaggio con noi ogni persona. Ma questo non c'entra nulla. Mi sono già persa. Torno alla sostenibilità. In quel viaggio una parte del mio cervello continuava a pensare devo trovare un piccolo regalo per questa o per quella persona. Ma poi, uno degli ultimi giorni dopo aver passato davvero metà pomeriggio a cercare di comprare per forza a una mia amica qualcosa, qualcosa che fosse carino e utile allo stesso tempo. Perché io non ho mai apprezzato fare regali inutili. Tanto per fare. Um, pensai che non aveva senso. Che cosa stai facendo, Carlotta? Mi dissi. E quella fu davvero una delle ultime volte che comprai un regalo forzato. Perché da allora scelgo di fare regali solo quando mi imbatto in qualcosa che penso sia davvero perfetto per qualcuno che conosco e nemmeno necessariamente a eventi stabiliti come compleanni, anniversari E quella davvero fu una delle prime volte in cui pensai alla sostenibilità delle relazioni. Perché quella decisione mi insegnò che a me, Carlotta, comprare regali in vacanza causa stress e va contro i miei valori di non appoggiare il consumismo e di sostenibilità. E quindi capii che una relazione che si aspetta da me un regalo di ritorno dalle vacanze per me non è una relazione sostenibile. In realtà, l'amica in questione è oggi una delle mie più care amiche. Quindi con lei, eh, sì, che ho una relazione sostenibile. Um, e quando tornai a casa dalla luna di miele, le dissi che semplicemente non mi piaceva fare regali forzati e quindi non le avevo comprato nulla. E in più le chiesi se le andava bene smettere questa farsa tra virgolette di facciata e bon ton, um come anche insomma, quello includeva anche arrivare sempre a casa, dell'altra con qualcosa da mangiare o da condividere. E, um in quell'occasione lei fu assolutamente d'accordo e anzi, da allora la nostra relazione ha raggiunto davvero un nuovo livello di spontaneità e onestà. Proprio grazie a quella decisione e a quella conversazione onesta. Ci sono state però anche tantissime persone che io ritenevo amiche e che oggi ho perso per strada per mia scelta, ma non perché non le stimi più, ma perché non erano sostenibili per me quelle relazioni, perché le nostre aspettative reciproche sui nostri valori non erano allineate. Che significa che mhm mhm, le relazioni non sono sostenibili a lungo termine. Per me è successo soprattutto dopo essere diventata mamma. Ma secondo me è importante guardare alle relazioni della propria vita sempre, anche prima di essere genitori, anche quando siamo giovani. E tra l'altro anche comunicare ai nostri figli proprio questo messaggio che non tutte le relazioni sono valide e sostenibili e che alcune possiamo lasciarle andare. Se la relazione non, per esempio, ci dà il rispetto che noi sentiamo di meritare. Per esempio, questo è un messaggio super importante, una lezione super importante per i nostri bambini. Ci sono adulti che non lo sanno ancora fare e non lo sanno ancora riconoscere. Quindi sarebbe bellissimo se noi potessimo insegnarlo già ai nostri bambini. Credo che proprio perché passiamo molto tempo insieme ad altre persone, vale la pena onorare quel tempo e dedicarlo solo a relazioni che ci fanno stare bene, che ci trattano bene, che ci nutrono. E di questo parlo proprio così anche con i miei figli. Se un amico non ti tratta bene, ha senso di stanziarsi, perché in questo modo possiamo dedicare più tempo a persone che ci trattano bene e che ci fanno stare bene nel mio caso da adulta. Quando ho poi ho deciso di andare, di lasciare andare alcune relazioni. Erano amicizie che in realtà non condividevano valori per me importanti. Per esempio la sostenibilità, la comunicazione rispettosa. Un tipo di genitorialità senza minacce, castighi. Um magari erano amicizie che a un certo punto mi sono resa conto che nelle loro conversazioni, per esempio, discriminavano in base al colore della pelle o erano poco accoglienti verso persone omosessuali o transgender, eccetera, eccetera, eccetera. Tutti questi sono valori importanti per me. E se le persone con cui ho deciso di passare il mio tempo non li condividono oggi personalmente a me non basta più accettare che la pensiamo diversamente. E va bene così, no? Poi ovviamente ci sono ancora tantissime relazioni nella mia vita in cui ogni tanto non la pensiamo diversamente. Va bene così. Il bello delle relazioni è anche quello. Però ecco, probabilmente quello che cerco di di comunicare è proprio che non sono più disposta a dire La penso diversamente su temi e valori veramente molto, molto, molto importanti nella mia vita e che io cerco di perpetuare con i miei figli. E quindi con queste relazioni avevo proprio scelto di ridurre il tempo con quelle persone fino a zero. A volte è successo consapevolmente, quindi ne ho parlato con l'altra persona, per esempio rifiutando un appuntamento di gioco tra i nostri figli e spiegando i motivi. E poi non ci siamo più sentite. Altre volte è successo gradualmente che ci siamo semplicemente allontanati. È mio diritto decidere come passare il mio tempo È tuo diritto decidere come passare il tuo tempo. Il tempo è prezioso e io scelgo di dedicarlo coltivando relazioni nutrienti e sostenibili. E poi, certo che si può non pensare allo stesso modo, come dicevo prima, ma vale per cose insignificanti, non per i grandi valori della vita nell'arco di una vita nell'arco della mia vita. Parlo per me, c'è davvero pochissimo tempo da dedicare alle persone che non siano Alex, um, Oliver ed Emily. E io voglio essere sicura di dedicare quel tempo a persone che uno per me contano davvero. Due che mi fanno stare bene, um e tre che davvero mi nutrono. E quindi in tutto questo ho pensato davvero tanto a che cosa sia una relazione sostenibile per me. E forse la definizione più onesta intellettualmente di relazione sostenibile per me, perché poi tu puoi avere una definizione diversa e anzi, ti invito magari a scrivermelo nei commenti a questo episodio. È questa una relazione che non si basa su aspettative mie o degli altri o le cui aspettative di entrambe le parti siano sostenibili nel tempo e con aspettative sostenibili intendo proprio che siano ripetibili nel tempo, che ci facciano stare bene. Um ripetutamente nel tempo senza causarci stress. Um, ovviamente non sono ingenua, nel senso che so che le aspe le le relazioni sono basate su aspettative. È molto difficile che ci sia una relazione senza alcuna aspettativa. E credo che vada bene anche così. L'importante è esserne consapevoli. Ed è per questo che credo che, um, ovviamente, se riusciamo ad avere relazioni completamente senza aspettative, è meglio però altrimenti, almeno per renderle sostenibili, dobbiamo fare in modo che quelle aspettative che abbiamo siano sostenibili nel tempo. Okay, spero di essermi spiegato. Ho fatto un po' um ba salti qua e là. Comunque, nella newsletter davo alcuni esempi. Per esempio oggi, um, se non ho idee di che cosa portare a casa di qualcuno. Quando vado a visitare, invece di stressarmi, arrivo spesso a mani vuote. Prima di andare, scrivo un messaggio e chiedo Ehi, non ho idea di che cosa portare, ma ho tempo di andare a comprare qualcosa, se ne hai bisogno. Di che cosa hai bisogno? Se l'altra persona mi dice che non devo portare nulla, Le credo e arrivo a mani vuote. Magari lo dice per educazione tra virgolette. Come si dice, come si suol dire che lo dice per educazione. È possibile, ma quello non è un mio problema. E comunque io so che se una persona ha una relazione sostenibile con me, di solito so che c'è sincerità reciproca nelle piccole e nelle grandi cose. Quindi um l'educazione secondo me c'entra poco. In questo caso credo che sia più educato per una relazione sostenibile dire la verità. Quindi se tu mi dici non mi portare nulla ma i o non devi portare nulla, ma in realtà pensi o certo che non ha portato nulla? Certo che se non porta nulla è maleducazione. Ecco lì c'è un un un csh di valori. In un certo senso. Quindi per me, appunto, una relazione sostenibile, quando non lasciamo che l'aspettativa sociale interferisca nella nostra relazione. E siamo onesti, un altro esempio è questo io riesco a chiamare i miei genitori una volta a settimana o ogni due settimane da molto tempo. Non mi sforzo di farlo più spesso perché so che non riuscirei a mantenerlo. Spiego che questo è ciò che riesco ad offrire senza sentirlo come uno sforzo come un'imposizione. E loro lo accolgono. Certo, magari vorrebbero sentire i nipoti più spesso e a volte ci provo con consapevolezza. Ma in questo modo dicendo la verità non lascio che la loro aspettativa interferisca nella nostra relazione. E poi capisco anche e anche i miei genitori lo capiscono che piano piano la relazione tra loro e i loro nipoti sarà separata da quella nostra e quindi se vogliono possono chiamare e io li metto davanti, all'ipad davanti al telefono con Oliver ed Emily, però senza che io debba per forza andare a parlare con loro o avere una conversazione. Se in quel momento non me la sento, non ne ho voglia. Non ho tempo, sto lavorando, sto facendo altro. Ecco, quindi credo che ci sia anche qui un'aspettativa sostenibile, reciproca. E poi questo ovviamente lo accetto anche quando succede con le altre persone, ovvero quando sono le altre persone che non hanno um, da offrire il loro tempo. Quindi, per esempio, a me piacerebbe che mia sorella sentisse di più Oliver ed Emily, ma per renderla una relazione sostenibile, quindi che abbia sostenibili, sane, che non creano rancore e risentimento. Accetto quello che mia sorella è disposta ad offrire. Accetto il tempo che lei è in grado di offrire e non la giudico per il tempo, che sia poco e che sia tanto non la giudico, non lascio che la mia aspettativa interferisca nella nostra. Quindi, ecco, probabilmente per me relazioni sostenibili significano significa proprio relazioni in cui l'aspettativa sociale non interferisce nella relazione in cui l'aspettativa delle altre persone non interferisce nella relazione e in cui la mia aspettativa non interferisce nella relazione. Um un altro esempio più legato alla genitorialità e parlo della mia famiglia, è questo e lo scrivevo nella newsletter. Io non sono una mamma che ama giocare. Ne ho parlato anche nell'episodio cinquantacinque del podcast. Se volete andare ad ascoltarlo, se io mi forza a giocare ogni giorno con i miei bambini ai giochi che vogliono loro, la nostra relazione non sarebbe sostenibile per me. Allora mi analizzo, onoro le mie emozioni e i miei bisogni e mi dico Okay, non amo giocare con i Lego, ma sono disposta a fare un puzzle, a colorare un disegno insieme, a fare un gioco di carte e offro quello. Quindi offro quello che sono disposta ad offrire. È un compromesso. A volte io vado incontro a loro. A volte loro vengono incontro a me perché i loro bisogni sono importanti. Ma anche i miei bisogni sono importanti e sono anzi altrettanto importanti, um nel mio corso educare a lungo termine. Parlo proprio di questo concetto. Per me è importantissimo. Ne parlo nel modulo libertà e limiti, che è proprio il concetto del ciò che sono disposta ad offrire. Lo trovo davvero fondamentale per instaurare relazioni sostenibili, relazioni oneste, spontanee, ma anche per imparare a prendersi cura di sé, a capire quali sono le proprie priorità, nutrendo quello che io chiamo egoismo costruttivo e magari su questo e egoismo costruttivo dovrei farne davvero un un episodio a parte, sennò l'ho già fatto, perché poi io mi dimentico dei miei contenuti. Quindi in questo la mia memoria fa un po' fatica, devo dire spesso e volentieri e chi mi ascolta e chi mi legge che conosce meglio i miei contenuti di me. Quindi, ecco, magari andate a cercare um egoismo costruttivo sul podcast e magari ne ho parlato e basta. Io penso di avervi detto più o meno tutto, però vi lascio con un'ultima riflessione che è questa spesso sentiamo frasi o diciamo frasi come ci rimarrebbe male se non la chiamassi ogni settimana, oppure o che cosa penserà se arrivo a mani vuote oppure ah, sono sempre io a chiamarla la riflessione è questa. Troppo spesso facciamo cose forzatamente per non deludere gli altri, ma così facendo spesso deludiamo noi stessi e non ci prendiamo cura dei nostri bisogni. Mettiamo i bisogni degli altri sopra i nostri e io credo davvero e so che anche questo lo dico spesso di nuovo, sempre un disco rotto. Però state con me. Credo davvero che dovremmo imparare a essere più onesti gli uni con gli altri e anche con noi stessi. Credo che dovremmo imparare a comunicare le nostre aspettative e ciò che siamo disposti a offrire con chiarezza, perché credo davvero che quando c'è chiarezza e onestà e c'è anche consapevolezza dei bisogni nostri e degli altri c'è meno spazio per deludere c'è, meno spazio per delusioni, meno spazio per deludere gli altri, ma anche meno spazio per deludere noi stessi. E poi credo anche che sarebbe davvero sano smettere di aspettare che gli altri si comportino come ci comporteremmo noi. E invece accettare che ognuno ha priorità diverse e le sue priorità non riflettono il suo valore di individuo, non riflettono il suo valore di amica, di genitore, di lavoratrice, di ospite. Mhm dobbiamo secondo me, iniziare a dare valore a normalizzare che ognuno dia priorità ai propri valori e a se stesso. Perché in questo modo significa anche che accettiamo che possiamo noi dare priorità ai nostri valori, ai nostri bisogni, a noi stessi. E quindi a quel punto, quando ognuno dà valore alle proprie priorità, quando normalizzi il darsi la priorità e dare la priorità ai propri bisogni, allora davvero, quando passiamo del tempo con delle persone, sappiamo che quella relazione è sostenibile. Sappiamo che quelle persone accolgono la versione più onesta di noi e che noi accogliamo la versione più onesta di loro. E secondo me, questo è un bellissimo, bellissimo, bellissimo modo di vedere, anzi di rivedere l'amicizia e le relazioni della nostra vita qual qualunque esse siano. E voilà, spero di avervi dato punti di riflessione. So che questo è stato un episodio un pochino diverso, ma, um, nella mia vita recentemente è successa una di queste cose che mi ha fatto un po' rivedere le priorità con una relazione della mia quotidianità e e quindi volevo lasciare questi spunti di riflessione anche qui sul podcast. Ovviamente ci sarebbe davvero molto, molto di più da dire. Um, ogni volta, quando finisco di registrare penso Ah, mi sono dimenticata di dire anche questa o quella cosa, eh però vabbè è la ragnatela di pensieri e mi piace tesserlo così come viene spontaneamente. Poi a volte vedete che magari metto nelle note dell'episodio qualche informazione in più oppure se penso che qualcosa magari non l'ho detto in maniera molto chiara dico in quella parte quello che davvero volevo dire è questo quindi ecco insomma facciamo un po', un tutt'uno tra la voce e lo scritto delle note e basta grazie a chi è arrivato fino a qui. Vi ricordo che mi trovate anche ovviamente su w w w punto la tela punto com e lì trovate tutti i modi per raggiungermi su tutti i canali. Trovate il mio instagram e trovate anche altri modi per contattare me e il mio team. Buona serata. Buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo ciao ciao

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«Educare con calma» è un bel principio di cui a me mancava solo un dettaglio: la calma. Questo podcast è un resoconto del mio viaggio interiore di genitore.