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Episodio 1 ·

Inizio un podcast! (credo)

Questa è la prima puntata del mio podcast. Non è perfetto, non è come lo volevo (cover a parte, che adoro!), ma dovevo pubblicarlo o non avrebbe mai visto la luce del sole.

Alcune frasi che mi ripetevo quando ho deciso di lanciare questa prima puntata perfettamente imperfetta:

  • Meglio fatto che perfetto;
  • Un'idea non vale nulla se rimane nella tua testa;
  • Il cambiamento è la grotta scura dove devi entrare per trovare il tesoro;
  • I puntini si possono collegare solo guardandosi indietro.

Alcuni miei articoli vecchi che sono andata a rileggermi per trovare ispirazione e motivazione (sì, mi rileggo spesso: ricordare da dove arrivo mi aiuta a capire dove voglio andare): 

1. Il migliore discorso motivazionale che abbia mai ascoltato (dal 2005)

2. Il potere di una decisione

3. Vuoi un cambiamento? Trova la grotta!

4. La breve, ma efficace guida per trovare la propria passione

5. Pensieri su vita, morte, e maternità dopo 20 giorni in ospedale

🌸 Se mi cerchi altrove, mi trovi su:

Il mio blog La Tela di Carlotta

Instagram @lateladicarlottablog

Facebook @lateladicarlottablog

PS. Se non mi conosci ancora, mi chiamo Carlotta, sono italiana espatriata dal 2006, sposata a un finlandese di nome Alex con cui ho creato due persone simili come il giorno e la notte: Oliver (2015) ed Emily (2016). Crediamo nell'equità di ruoli tra mamma e papà, educhiamo i nostri figli secondo i principi della filosofia Montessori, cresciamo i bimbi con 3 lingue e cerchiamo di trattare il nostro pianeta con più amore possibile. Questo podcast è nato durante il nostro giro del mondo (e più precisamente in Nuova Zelanda).

 Ciao e benvenuti alla prima puntata del mio podcast. Non so se si sente ma sono emozionatissima e anche molto nervosa. Avete presente quando il professore vi chiamava alla cattedra e voi non avevate aperto il libro? Ecco, io mi sento un po' così in questo momento, addirittura le mani che sudano, perché la verità è che non ho la più pallida idea di come si faccia un podcast, ma ho deciso di provarci. Se non mi conoscete ancora, io sono Carlotta e sono la scrittrice del blog trilingue di genitorialità "La tela di Carlotta" e la creatrice di un bellissimo corso online per genitori della serie "Me lo dico da sola" che è bellissimo, ma vabbè sulla filosofia Montessori, sull'educazione dolce, sulla disciplina positiva, ovvero su un'educazione alternativa per i nostri figli. Dovete sapere che è da un anno che voglio creare un podcast perché io ne ascolto parecchi e a me piacciono moltissimo, ma ogni volta che ci pensavo, ci provavo, trovavo degli ostacoli insormontabili e quindi mi bloccavo. sono forse un po' un'eterna perfezionista con i miei progetti, di solito ho un'idea molto precisa, forse troppo precisa, del risultato finale, degli steps da intraprendere e in questo caso volevo a tutti i costi un'introduzione con canzoncina e voce, come quella che hanno tutti i podcast del tipo "benvenuti al mio podcast" e ovviamente volevo anche una sigla finale. Non è che non conoscessi un sito dove farmi fare la canzoncina, attenzione, forse ne conoscevo anche troppi, ma non sapevo che tipo di canzoncina volessi, non volevo che fosse troppo commerciale, non riuscivo a decidere da chi farmela fare, eccetera eccetera eccetera eccetera eccetera eccetera, e quindi ero bloccata, mi sembrava assolutamente impossibile andare avanti. Poi, come succede per ogni progetto, arriva Alex, mio marito, e mi sblocca, ricordandomi di concentrarmi su ciò che davvero importa, e di solito deve fare proprio un lavoro di convincimento tacito, perché sa che con me se deve convincermi di Z deve partire da A B C. Quindi cosa ha fatto in questo caso? Dovete sapere che noi guardiamo delle serie televisive a volte alla sera. Ora per esempio stiamo guardando Battlestar Galactica, non so se l'avete mai visto ma a me ha davvero agganciato tipo adolescente con la sua serie preferita, ma questo non è il punto Carlotta concentrati. Il punto è che ogni volta che inizia l'episodio mandiamo avanti veloce la sigla, probabilmente lo fanno tutti perché è sempre la stessa e noi ovviamente vogliamo arrivare all'episodio e allora sapete che cosa ha fatto Alex per le ultime 3-4 settimane? Mi ha costretta a guardare la sigla dall'inizio alla fine prima di ogni episodio e ogni volta mi diceva "questa è l'introduzione del tuo podcast, sei sicura che la vuoi?" e che posso dirvi? Alla fine ho dovuto dargli ragione e quindi ho deciso che per ora l'introduzione del podcast non ci sarà ed è forse la ragione per cui state ascoltando questa prima puntata perché ho deciso di eliminare ogni ostacolo e concentrarmi su ciò che davvero conta per me, ovvero i contenuti. Quindi, di cosa parlerò in questo podcast? Ovviamente mi piacerebbe che riflettesse gli argomenti del mio blog, che è un po' una ragnatela di pensieri, non a caso si chiama "La tela di Carlotta". Tra l'altro molti pensano che la tela si riferisca a una tela bianca da riempire, come quella del pittore, che è anche bellissimo concetto effettivamente, ma no, la tela è proprio una ragnatela e la storia dietro a questo nome è divertente tra l'altro perché dovete sapere che io l'ho sognato. Erano mesi che cercavo un nome per il mio blog e non riuscivo a trovarlo. Tutti quelli che erano disponibili non mi piacevano moltissimo, non mi convincevano, mentre tutti quelli che volevo non erano disponibili. Quindi una notte, una sera, sono andata a dormire con l'idea di questo nome ed ero un po' frustrata, non so se vi capita mai di andare a dormire con un pensiero e poi di sognarci intorno. Ecco, quella notte ho sognato che chiamavo il mio blog "La tela di Carlotta" e al mattino mi sono pure ricordata al sogno, cosa che per me è rarissima. Allora, sono a corsa a computer con la paura di dimenticarmelo e pensando che ovviamente non sarebbe stato disponibile perché è il titolo di un romanzo famoso, e invece era proprio lì ad aspettare E tra l'altro non avevo sognato solo il nome del mio blog, ma nel sogno davo a qualcuno anche una spiegazione del perché, dicendo che era una ragnatela di pensieri che so sempre dove iniziano ma mai dove finiscono. È pazzesco perché mi ricordavo esattamente queste parole e sono poi diventate quasi un motto sul mio blog. Insomma, io non sono una fan scatenata dei segni del destino, ma questo potrei davvero definirlo tale. Ecco, ho appena fatto una digressione che non era assolutamente sulla mia scaletta di cose da dire. Iniziamo bene. Dunque, gli argomenti. Vi parlerò di argomenti che trovate anche sul mio blog, ovviamente, ma lo farò anche con l'aiuto tra virgolette delle mamme che mi scrivono ogni giorno. Mi danno spunti di tematiche, problematiche e anche un po' luoghi comuni relazionati alla genital realità. Per esempio, mi piacerebbe parlarvi di come abbiamo superato tre anni di privazione del sonno che mi hanno quasi mandato in depressione hanno anche praticamente quasi distrutto me ed Alex come coppia e ne parlo tranquillamente oggi ma vi assicuro che è stato una montagna russa. Mi piacerebbe anche parlarvi di come abbiamo lasciato il pannolino perché quando si segue il bambino in questo processo così importante è davvero incredibile quanto sia più facile, naturale e spontaneo e mi ritrovo a scriverlo tantissimo in privato alle mamme che mi scrivono. Mi piacerebbe anche parlarvi del mio viaggio nella sostenibilità, di come sono passata ai pannolini lavabili, alla coppetta mestruale, di come ho ridotto drasticamente la plastica, di come ho smesso di mangiare carne anche grazie a Oliver che tra l'altro ha deciso di non mangiare più carne quando aveva due anni e come ho iniziato a dire no ai prodotti delle grandi multinazionali per preferire invece piccole aziende del territorio o marchi che hanno un grandissimo occhio di riguardo alla sostenibilità. Poi che altro? Mi piacerebbe parlarvi di come stiamo crescendo i nostri figli con trelingue, perché il multilinguismo è un tema che mi appassiona tantissimo e quindi vorrei davvero raccontarvi le nostre vittorie, le nostre sconfitte, perché vi assicuro che è molto più difficile di quando possa sembrare anche per una persona come me che già prima di avere figli viveva in trelingue. Poi mi piacerebbe anche parlarvi di viaggiare con bambini e di come si viaggia con bambini perché magari non lo sapete ma un anno fa noi abbiamo venduto tutto e siamo partiti per un viaggio intorno al mondo in cui per un anno abbiamo cambiato casa ogni mese e i bimbi si sono adattati forse meglio di noi di me e di Alex tra l'altro ora siamo da marzo bloccati in nuova zelanda a causa della pandemia ma non ci lamentiamo e poi ovviamente non può mancare sul mio podcast il tema della genitorialità e di Montessori, che è la filosofia che mi ha insegnato ad educare con calma. Che tra l'altro è proprio il titolo che ho scelto per questo podcast, perché dovete sapere che una sera Alex stava aiutandomi, cioè no, non mi stava aiutando, lo stava facendo lui e io gli offrivo supporto morale, quindi è un po' diverso. Mi stava facendo la copertina del podcast, che tra l'altro non so se l'avete vista, ma io l'adoro. e parlando con lui è uscito che l'essenza del mio messaggio e del messaggio di questo podcast è come riuscire a trovare un proprio equilibrio per educare i nostri figli nel rispetto, nell'ascolto attivo dando il beneficio del dubbio anche sviluppando una familiarità con l'errore nostro e dei nostri figli e io credo che per educare in questo modo la prima cosa di cui abbiamo bisogno noi genitori sia la calma calma per fermarsi prima di reagire calma per fare un respiro profondo, calma per fare un passo indietro magari, calma per guardarmi da fuori e dirmi "Carlotta dai ce la puoi fare" insomma calma interiore nella tempesta della genitorialità e per me questo è davvero un controsenso perché io di natura sono l'opposto della calma, sono impulsiva, sono emotiva, sono un po' una guerriera ma proprio grazie a Maria Montessori e ai suoi insegnamenti ho imparato a controllare le mie emozioni, non sempre ovviamente, mi faccio anche io le mie belle cadute di stile, però grazie a lei ho imparato a educare con calma e credo che questo sia importante non solo per me che mi sento una guerriera dentro, ma per qualsiasi genitore che è stato cresciuto con un'educazione tradizionale, con punizioni, con castigi, con mille no, con il classico "in casa mia fai ciò che dico io". Queste, credetemi, erano anche le mie reazioni di default, perché noi genitori tendiamo sempre ad educare come siamo stati educati, nel senso che tendiamo ad assumere le espressioni e i meccanismi che i nostri genitori usavano con noi, e normalissimo. Ma secondo me possiamo anche scegliere di rompere il ciclo. E anche se per me è stato difficilissimo, non lo nego, mi sono sentita spessissimo sbagliata, inadeguata, mi sono delusa infinite volte e mi sono sentita in colpa ovviamente perché quando hai un ideale di comportamento e "sgarri" è normale sentirsi in colpa. Ed è anche per questo che nel podcast voglio parlare dell'importanza di fare amicizia con l'errore. Perché quando cominciamo a vedere l'errore come un amico cambia completamente la nostra percezione sia dei nostri sbagli, sia di quelli dei nostri figli, ma soprattutto impariamo a perdonarci e a perdonare loro. Quindi vinciamo tutti. Ed è proprio per questo che, anche se ho pensato spesso di stare sbagliando tutto, oggi dopo sei anni devo dire di sentirmi davvero molto sicura di me come genitore e soprattutto infinitamente più calma, non solo con i miei figli ma in tutte le mie relazioni umane. E credo che se ci sono riuscita io a rompere questo ciclo, può farlo chiunque. Ed è proprio per questo che mi piace diffondere Montessori con il mio corso online, che poi Montessori per me include tutto ciò che è educazione alternativa, non tradizionale, perché alla fine possiamo chiamarla come vogliamo, possiamo chiamarla educazione dolce, disciplina positiva, eccetera eccetera, ma l'essenza degli studi, delle osservazioni e degli insegnamenti di Maria Montessori è la base di tutti i tipi di educazione alternativa. Ecco, mentre parlavo ho dato una sbirciata ai miei appunti e vi annuncio ufficialmente che la ragnatela di pensieri è già iniziata. Insomma, forse avrei dovuto chiamare il podcast "Educare con calma, ma parlare a raffica". Vedrò se cambiarlo, voi che ne dite. Ma tutta questa digressione sull'educazione era per dirvi che Montessori sarà una parte importante del podcast e porterò qui anche la mia rubrica Montessori in 15, che sarà proprio come quella di Instagram, in cui rispondo alle vostre domande, ma invece di rispondere in 15 secondi, in 15 minuti, quindi sarà divertente. Poi ovviamente ho anche una lista di persone che mi piacerebbe tantissimo intervistare su argomenti disparati, non ve li svelo ancora, ma le prime interviste saranno a persone per me davvero speciali. Non vi anticipo nulla, lo scoprirete strada facendo. Però adesso basta, mi fermo qui, ma prima di salutarvi vi ricordo che che mi trovate anche sul mio blog www.latela.com e su Instagram e Facebook come Latela Di Carlotta Blog. Vi mando un grandissimo abbraccio virtuale, sono felicissima che mi abbiate ascoltato fino qui nella prima puntata del mio podcast e vi do appuntamento alla prossima puntata di Educare con Calma. Ciao! E no, se ti aspetti una canzoncina finale non c'è e mio marito è davvero super orgoglioso di me per questo. Grazie.

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«Educare con calma» è un bel principio di cui a me mancava solo un dettaglio: la calma. Questo podcast è un resoconto del mio viaggio interiore di genitore.