Scenario 1:
Oliver: Emily, smettila di spruzzarmi!
Emily: No!
Oliver: Mamma, Emily mi spruzza!
❌ Mamma: Emily! Smettila di spruzzare Oliver! È possibile che non riuscite mai ad andare d’accordo?
Emily reagisce con rabbia e lo rifà.
🙁 Ho creato una lotta di potere innecessaria.
Scenario 2:
Oliver: Emily, smettila di spruzzarmi!
Emily: No!
Oliver: Mamma, Emily mi spruzza!
✅ Mamma: Sono sicura che riuscite a risolverla da soli. Hai provato a chiederglielo gentilmente?
Oliver: Emily, puoi smettere di spruzzarmi per favore?
Emily: Ok, Oliver!
🙂 Ho dato loro fiducia e ho evitato la lotta di potere.
Perché ha funzionato?
👉 Perché sono anni che pratichiamo questo modo di risoluzione dei conflitti.
👉 Perché cerco di intervenire il meno possibile e di non essere giudice, ma mediatore.
👉 Perché Oliver giustamente ha piacere che la sua volontà sia rispettata, ma Emily altrettanto giustamente ha piacere che le si parli con rispetto.
In questo modo, io genitore:
👌 Mostro fiducia e rispetto ai miei figli
👌 Insegno il consenso
👌 Insegno la comunicazione rispettosa
👌 Insegno a risolvere i conflitti
[Tutto questo senza insegnare nel modo in cui pensiamo che un genitore debba insegnare: quando duchiamo a lungo temrine, non insegniamo dalla superiorità, insegniamo dal rispetto]
E quando non funziona?
👏 Insisto.
👏 Cerco di essere coerente.
👏 È un processo, mi fido del processo. So che se modello con rispetto, consenso e fiducia i miei bambini impararmi rispetto, consenso e fiducia. Se sono sempre pronta a criticare, puntare il dito, sgridare e decidere chi ha ragione, i miei figli faranno lo stesso.
Ps. Non va sempre così ma oggi, dopo tanti anni di pratica, ammetto che in percentuale funziona più così che al contrario. È un processo.
🎙Ascolta anche il mio episodio sui conflitti tra fratelli > late.la/podcast
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