La difficoltà a separarsi da te non è altro che evoluzione

Carlotta Cerri
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Quando tua figlia o tuo figlio piange al separarsi da te è perché si sta proteggendo: è un meccanismo di sopravvivenza. I bambini sono dipendenti da noi per moltissimo tempo, più di qualsiasi altra specie. Un cucciolo di animale ha un cervello quasi completamente sviluppato alla nascita e quindi può camminare, vedere, sentire, usare gli arti e concentrarsi immediatamente sull'imparare ciò che gli adulti hanno da insegnare. 

Noi no. Noi dipendiamo al 100% dai nostri adulti di riferimento e quindi quando tua figlia è con te si sente al sicuro, sa di poter sopravvivere;

Quando la lasci (anche se è un posto che tu sai essere sicuro) lei quella sicurezza la perde e te lo comunica piangendo. 

La difficoltà a separarsi da te non è altro che evoluzione. 

Le lacrime, il pianto sono comunicazione, non capricci. Accoglili con empatia, come accoglieresti un’amico o un’amica che ti confessa di essere in crisi e non sminuire le emozioni che suscita. Una cosa non esclude l’altra: puoi affrontare la separazione (magari necessaria) e allo stesso tempo costruire comunque fiducia. 

Ps. Lo so, lo so, anche un neonato ci vede e ci sente alla nascita. Intendevo dire che i sensi sono molto più sviluppati in un cucciolo d’animale. 🤪

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