In questo episodio di Educare con calma, sciolgo le briglie. Vi racconto un episodio capitatomi mesi fa sui social, non per fare polemica, ma per contestare comportamenti e comunicazioni che credo dovremmo prenderci il tempo di contestare tutti ogni giorno.
Queste sono conversazioni per me importanti. Sono conversazioni necessarie. Non possiamo continuare a trattare i social come vita virtuale, non vera.
Nell'episodio parlo anche, indirettamente, della mentalità che la donna debba dare la priorità a tutti prima che a se stessa.
È un episodio intenso.
:: I messaggi per me importanti:
- I social sono vita vera tanto quella faccia a faccia
- Non possiamo giudicare una persona dalla punta del suo iceberg (ovvero raramente possiamo giudicare)
- Dobbiamo prenderci la responsabilità delle nostre parole pubbliche e private
- Chi siamo sui social nei messaggi PRIVATI è il vero noi
- È ora di cambiare mentalità come "se scegli di essere una persona pubblica, devi accettare ciò che la gente dice di te" e "i social funzionano così e quindi li uso così": dobbiamo prenderci il tempo di contestare queste mentalità
- Il modo in cui noi usiamo i social è il modo in cui i nostri figli li useranno: glielo stiamo lasciando in eredità
- Dovremmo iniziare a considerare e definire "bullismo" tanta della comunicazione che avviene sui social media
:: Come appoggiare il podcast:
Io non faccio pubblicità e non accetto sponsor, perché le pubblicità alimentano il consumismo e in più mi danno fastidio (quindi non voglio fare a voi una cosa che dà fastidio a me). Se vi piace il mio podcast e volete aiutarmi a mantenerlo vivo, potete aiutarmi a diffonderlo lasciando una recensione sulla piattaforma dove lo ascoltate e/o acquistare uno dei miei corsi o prodotti:
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- Storie Arcobaleno – una guida per il genitore + libro stampabile per bambini per abbattere i tabù sulla diversità sessuale e di genere.
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Noi genitori e non, potremmo iniziare la nostra evoluzione con piccoli passi . Mi spiego : ( parlo per me) ho iniziato a non commentare più personaggi televisivi . Se proprio devo intervenire lo faccio sul loro comportamento. Grazie per le tue riflessioni / “ragnatele”
Ciao Carlotta! "Bullismo" sui social: nel marmo dobbiamo scolpire le tue parole: "quando ci mettiamo su internet siamo tutti persone pubbliche!!!"....e ci vogliono un po' di buone maniere!!! È verissimo, è vita reale! E sì, educare se stessi ed educare da genitori sono due prospettive che ci convergono!!! Un abbraccio. Cristina
Penso che più passa il. Tempo più cresce la mia stima verso di te. La tua mentalità aperta purtroppo è difficile da apprezzare. Ma io ti apprezzo tanto.
Ciao Carlotta, condivido in pieno il tuo pensiero e sono dell'idea che se anche non sei d'accordo con qualcuno il rispetto ci deve essere sempre.come hai detto giustamente bisogna vedere il passato di questa persona e l educazione che ha avuto. purtroppo io la capisco, mia mamma con i suoi comportamenti mi ha fatto capire che gli altri erano più importanti,se c era una sola caramella mi obbligava a cederla invece di dividerla,in questo modo sono cresciuta con l'idea che io non sono così importante.... Adesso che sono moglie e mamma prima di prendermi del tempo per me (una passeggiata o a fare la spesa...e ho detto tutto) guardo sempre che le bimbe stiano bene,che abbia la casa in ordine e che mio marito sia tranquillo nel tenerle. sbaglio, ne sono consapevole ma purtroppo sono stata cresciuta così.piano piano voglio cambiare e fare passare alle mie bimbe il messaggio che la mamma è anche una donna che ha interessi al di là del lavoro,della casa e della famiglia.ma è molto difficile fare questo cambiamento....molto.....ammiro molto chi riesce a mettersi al primo posto.ma come facciamo noi mamme?
Proprio come hai detto tu, piano piano, cambiando ogni giorno qualcosina e ogni giorno dicendo un no in più agli altri e un sì in più a noi stesse. È egoismo costruttivo che dobbiamo avere la forza di imparare. Solo noi possiamo scendere dalla ruota, il mondo non ci chiederà mai di farlo perché al mondo va bene la donna che si mette all'ultimo posto. È a noi stesse che non deve andare più bene. Faccio il tifo per te!
Wow che episodio di altissimo livello!
Intuisco che dietro alla sua registrazione c'è davvero tanto lavoro, perché è potente ma anche completo.
Grazie per avercelo regalato.
Grazie Marco, ammetto che questo episodio mi ha portato via non poche ore di sonno e giornate di lavoro. E la seconda parte è in cantiere, perché anche l'altro aneddoto è forte e va contestato. Grazie mille!
Ciao Carlotta, grazie per questa riflessione. Il tema dei comportamenti sui social dovrebbe diventare quasi una materia scolastica, da affiancare al più superficiale insegnamento del PC in quanto strumento elettronico. Io credo che alla base ci sia una grossa amnesia, l'uso della gentilezza e del rispetto per il pensiero e lo stile di vita altrui. L'avvento dei social che avrebbe dovuto promuovere la condivisione, il prendere spunto dalle cose proposte dagli altri, la contaminazione di costumi e pensieri, ha acuito la tendenza a gareggiare, a mostrare le nostre vite come degli show da difendere a tutti i costi. Questa persona che ti ha criticato avrebbe dovuto semplicemente pensare che il suo modo di agire non deve essere necessariamente il più corretto. Ma purtroppo veniamo da una società dove o fai così o non fai così, le sfumature sono sconosciute, fanno quasi paura.
Come te mi sono fatta prendere dalla ragnatela di pensieri ;) a presto e grazie per la tua sincerità e soprattutto il tuo coraggio!
Comunicazione sui social come materia scolastica! Assolutamente sì! Grazie per le tue parole 💕 PS. Continuiamo a contestare questi comportamenti, solo così piano piano possiamo mostrare un'alternativa di comunicazione (sui social e nella vita).
Grazie ancora una volta per gli spunti di riflessione che dai, hanno un valore immenso. Quanto sarebbe bello se molte più persone si allenassero a ricevere feedback (anche quelli meno costruttivi) con la tua stessa eleganza. Ascoltandoti mi è venuto in mente uno dei miei mantra, che è con me da quando ho letto uno dei libri di Covey, non potevo non condividerlo qui.
"cerca di capire prima di essere capito o capita".
Uao, che cambiamento di prospettiva e attitudine solo seguendo questa regola. Molto utile in più campi, dalla genitorialità al business, tra l'altro ;-)
Seek First To Understand, Then To Be Understood
Mantra meraviglioso che mi ha aiutata tanto nell'impostare i valori della mia comunicazione :-) Grazie per averlo ricordato qui, Zaira!
Ciao Carlotta e ciao a tutt@, ho trovato questo episodio di estrema attualità e profondamente ispirante perché si parla ancora troppo poco della responsabilità digitale e di come sia invece necessaria una sorta di cittadinanza digitale che tuteli le opinioni (nel bene e nel male). Questo episodio mi ha fatto ragionare sulla necessità non solo di pensare (e dire la propria opinione) ma soprattutto sulla necessità di riflettere sul proprio pensiero…chissà che non lo cambieremmo.
Sarebbe davvero bello. Dobbiamo continuare a contestare questi stili comunicativi quando li troviamo, con rispetto ma fermezza. Grazie per il tuo commento!