Glossario utile per il tuo Percorso
Queste sono frasi e parole che uso spesso e credo sia utile che, prima di iniziare, le conosca anche tu.
In questi anni ho sviluppato un linguaggio che uso quando parlo con i genitori (senza ricordarmi che non tutti sanno che cosa significa): qui ti faccio una carrellata delle espressioni e parole principali, in modo che tu possa capirle quando le senti. Le troverai tutte anche spiegate altrove.
Crisi
È la parola che usiamo invece di «capricci». Ti aiuta a non vederla come una situazione negativa: i comportamenti che chiamiamo «capricci» sono solo comunicazioni di un'emozione o un bisogno insoddisfatto.
Disregolato
Che prova un'emozione che siamo abituati a vedere come scomoda (rabbia, frustrazione…), come durante una crisi. Usala per sostituire parole che hanno una connotazione negativa, come per esempio «birichino», «cattivo», «prepotente», «sfidante», «oppositivo», «impegnativo», «faticoso»…
È il tuo coccodrillo
Si riferisce a quando siamo disregolati, ovvero lo stato in cui il cervello rettile prende il sopravvento e rende più difficile (o impossibile, per un bambino) scegliere le nostre azioni e parole.
Etichetta
Parola che descrive una persona o un suo comportamento e che può esprimere o generare giudizio. Le etichette mettono le persone in scatola e creano immagini di quella persona nella sua e nella nostra mente.
Scendere dalla ruota
Distaccarsi dal «si è sempre fatto così» se non ci fa stare bene. Io lo vedo come una ruota del criceto su cui saliamo alla nascita e da cui dobbiamo scendere per permettere ai nostri figli di fare lo stesso (o non salirci sopra).
Validare l'emozione
Vuol dire accogliere ogni emozione e considerarla «valida» (senza etichettarla come «positiva» o «negativa»; «giusta» o «sbagliata») a prescindere da quanto ci possa far sentire a disagio. Quando validiamo un'emozione, la normalizziamo per noi e per i nostri figli e insegniamo loro a fidarsi di ciò che provano.
Egoismo costruttivo
È l'«egoismo» che ci serve per riempire la nostra caraffa. Significa pensare ai propri bisogni, creare confini personali e soddisfare le proprie necessità. In realtà non è egoismo: è cura di sé ed è necessaria per poter versare nelle relazioni importanti.
Lotta di potere
È quel momento in cui tu dici sì e tuo figlio dice no o viceversa: una situazione in cui vi scontrate senza cercare un compromesso e inizia una partita di tennis in cui nessuno può vincere. In una relazione vinciamo solo quando vinciamo entrambi: per farlo, il primo passo è evitare la lotta di potere.
Capitano della barca
È l'immagine del genitore che scelgo di essere. Imposto limiti giusti e tratto la relazione come una collaborazione (il capitano ha bisogno della collaborazione della ciurma): così i miei figli sanno che possono fidarsi di me e che possiamo gestire una crisi insieme.
Tutte le case sono in fiamme
Significa che siamo tutti vulnerabili allo stesso modo. Quando sento di essere l'unica a vivere una determinata situazione scomoda, pensare «tutte le case sono in fiamme» mi ricorda che probabilmente è un'esperienza che accomuna tantissime altre persone.