Co-schooling: Educare a casa

Matematica

Quando puoi toccare la matematica, non è poi così difficile: rimuovi l'astrazione e osserva la magia.

Nota bene
Se in passato hai acquistato il corso Co-schooling, non comprare questo: è lo stesso contenuto.

In questo modulo entriamo nel mondo dei numeri, della quantità e della sua assenza. Ma prima facciamo un piccolo esame di coscienza e capiamo che rapporto abbiamo noi con la matematica… hai avuto un'insegnante che te l'ha fatta odiare o amare?

Anteprima del corso

Ecco una piccola anteprima delle unità che troverai nel corso.

  • 1
    L'ordine del mondo
  • 2
    Materiali dell'area matematica
  • 3
    Il senso numerico
  • 4
    La quantità
  • 5
    I numeri
  • 6
    Introduzione al sistema decimale
  • 7
    Da Seguin ai francobolli
  • 8
    Attività di matematica
  • 9
    Tavola dell'addizione
  • 10
    Tavola della sottrazione
  • 11
    Tavola della moltiplicazione
  • 12
    Tavola della divisione
  • 13
    La realtà dietro al web: Il gioco del negozio
  • 14
    In questo modulo hai imparato…

Per anni questi episodi hanno fatto del corso «Co-schooling: Educare a casa». Molte famiglie lo hanno amato e lo hanno usato con i loro figli per fare scuola a casa o per affiancare la scuola, ma soprattutto per stare insieme in maniera «produttiva», che per noi non significa più «efficace», ma che produce qualcosa di importante. In questo caso produce una mentalità a lungo termine, per nutrire il naturale amore per il sapere che accomuna tutta l'infanzia, ma anche un momento di qualità in famiglia e un'opportunità per gli adulti che non amano giocare di farlo in maniera diversa.

Non è solo per homeschooling

Co-schooling suona con homeschooling, ma non è rivolto solo a famiglie che fanno scuola a casa. Attraverso le varie aree di apprendimento montessoriane, ti offriamo una mentalità per imparare a lavorare senza frustrazione con i bambini (lavorare inteso come «giocare»: il lavoro è il gioco del bambino), seguendo e assecondando i loro interessi in base a quelli che sono i loro periodi sensitivi, ovvero finestre di apprendimento in cui mostrano interessi spiccati e imparano quella «materia» senza sforzo (sapevi che anche le lettere e i numeri hanno finestre di apprendimento?).

Non insegniamo loro a leggere, facciamo giochi in cui devono usare la lettura. Non insegniamo loro a fare calcoli, facciamo giochi in cui devono usare la matematica. Il gioco è lo scopo principale: le abilità scolastiche sono un mezzo, l'apprendimento è un effetto collaterale. –Carlotta

L'apprendimento dovrebbe essere diretto dal bambino e che possa essere una collaborazione tra la scuola e il genitore a casa (che spiega il «Co» in Co-schooling). I bambini imparano di più e più facilmente quando seguono i loro interessi, perché è allora che hanno voglia di imparare: spesso, il curriculum e il ritmo universale della scuola non lo permette. «Co-schooling» nasce del desiderio di mostrare ai genitori che esiste un metodo diverso di insegnare o affiancare la scuola. 

Come nasce Co-schooling

Racconta Carlotta, fondatrice de La Tela:

Quando siamo partiti per viaggiare nel giugno del 2019, eravamo nervosi: il successo del nostro nuovo stile di vita dipendeva dalla nostra capacità di mantenere il carico lavorativo, vivere a stretto contatto con i bimbi ogni giorno e soddisfare anche il loro diritto di imparare. 🤯 

Sembrava difficile, eppure è stato molto naturale e spontaneo (con alti e bassi, ma quelli ci sono in ogni percorso). Più ci addentravamo in questo percorso, più ci rendevamo conto di tre cose:

  1. È incredibile quanto imparino i bambini quando segui il loro interesse! Ancora troppe poche scuole permettono di seguire l'interesse: questo significa che spesso i bambini perdono la curiosità e il loro innato amore per il sapere molto presto. A casa, noi genitori possiamo fare moltissimo per nutrirlo con minimo sforzo;
  2. Stare h24 con i figli non è difficile e allo stesso tempo è naturale fare fatica se non lo pratichi: tra scuola e attività extra scolastiche si può perdere l’abitudine di passare lunghi periodi di tempo con i propri figli e non sapere come giocare con loro (non c'è giudizio, io per prima non amavo giocare prima di creare i Giochi produttivi); 
  3. Molti bambini non hanno la possibilità di seguire i propri interessi nemmeno a casa, perché i genitori non sanno riconoscerli! Questo significa che per loro è più difficile sviluppare la pazienza e, quindi, l'autonomia nel gioco. È tutto collegato!»

«Co-schooling» nasce dalla formazione montessoriana di Carlotta accompagnata dalle domande e dalle risposte che hanno trovato strada facendo: se vi ritrovate in quello che avete letto qui sopra, il contenuto che troverete qui sarà di grande valore per la vostra famiglia.

Nutriamo insieme l'amore per il sapere?

Ogni episodio è un mini corso e include:

  • Video lezioni di Carlotta divise in unità (da 6 a 14 a seconda del l'episodio);
  • Un riassunto scritto per punti salienti in ogni unità;
  • Risorse stampabili e per approfondire in ogni unit;  

Che cosa trovi all'interno?

Ci piace offrire quello che vorremmo ricevere noi stessi.

Un modulo diviso in varie unità
Ogni unità ha un video e un testo riassuntivo (video e testo non sono uguali)
Lista di attività per quell'area di apprendimento (tranne il modulo teorico «Scuola a casa»)

Perchè questo contenuto?

Scegliamo ogni contenuto con cura per te.

«Dal 2019, io e Alex siamo anche gli insegnanti dei nostri figli. Emily si è interessata alle lettere in maniera molto evidente già a 2 anni; Oliver ha iniziato a leggere a 8 anni e mezzo e da lì a poche settimane aveva già divorato vari libri spessi. Ogni bambino dovrebbe poter seguire il suo interesse e i suoi tempi e noi siamo convinti che anche se i bambini vanno a scuola possiamo offrirglielo: per questo ho creato Co-schooling e da allora ha aiutato molte famiglie non solo a fare scuola a casa ma anche ad affiancare la scuola. Mi ha poi sorpresa ricevere spesso lo stesso messaggio: «Questo corso ci ha insegnato a giocare con i nostri bambini e ci ha regalato tantissimi momenti di qualità in famiglia». Il gioco è un lavoro serio!»