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Episodio 98 ·

Montessori in 5': Mio figlio morde

In questo episodio di Educare con calma dedico 5 minuti a normalizzare i morsi che danno i bambini. Perché sono normali. Punto. Ti lascio all'ascolto.

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Trascrizione automatica:

 Benvenuti e benvenute a un altro episodio di Educare con Calma. Oggi per Montessori in 5 minuti ho deciso di parlarvi di un tema che mi arriva spesso come domanda da genitori che fanno il mio corso. Dovete sapere che nel mio corso c'è un'unità che si intitola proprio quando mio figlio morde, picchia, spinge, eccetera eccetera. E una mamma mi ha scritto: 

"Questa sezione del tuo corso mi ha colpito particolarmente perché mia figlia di due anni e mezzo è in un periodo in cui morde noi. È capitato che mordesse una bambina al parco che lei conosceva e che mordesse al supermercato un bambino che non conosceva assolutamente, prima abbracciandolo poi morsicandolo. In questo caso inoltre la mamma se l'è presa parecchio. Sto cercando di seguire il tuo consiglio ovvero quando vedo che vuole mordere, che ha il bisogno di mordere dico vedo che hai bisogno di mordere e gli do un'alternativa, di solito gli do un gattino morbido e dico "si morde il gattino" oppure "mordiamo il gattino" però stiamo facendo fatica. Questa fase ci mortifica, anche se probabilmente non è il verbo corretto, vorrei che mia figlia ci ascoltasse e quando le diciamo che non si fa, ripetuto in tutte le occasioni, piano piano arrivasse a capirlo. Ed invece la situazione tende a ripetersi aggiungendo sberle o tirate di capelli. Morsi, sberle e tirate di capelli le fa soprattutto con me e con il papà quando le diciamo che una cosa non si fa o no. Non sappiamo come comportarci. Grazie per il tuo prezioso ascolto". 

Prima di tutto, ovviamente, capisco la frustrazione di quella mamma e mi ritornano in mente le parole di una mia amica che ha tre bambine che una volta mi disse "Ci sono due tipi di bambini, quelli che mordono e quelli che vengono morsi e si può solo sperare che i tuoi siano quelli che vengono morsi". E lei aveva, ha 2 su 3 bambine che mordevano. Ora questo non lo dico per demoralizzare ma semplicemente per normalizzare perché il mordere è veramente normale e ancora di più nella fase dei due anni che è un periodo molto delicato si chiama fase dell'autoaffermazione perché il bambino riconosce di essere una persona separata da noi dal genitore e quindi inizia a praticare la sua volontà la sua indipendenza di tutto questo ho parlato in un episodio del podcast proprio dedicato ai due anni e ho anche una collezione sul blog proprio dedicata ai due anni, magari vi lascio entrambi i link nelle note dell'episodio. 

E per quanto riguarda appunto il normalizzare lo dico perché veramente è noto che ci sono ancora tanti genitori ignoranti nel senso che proprio ignorano lo sviluppo dei bambini perché questa fase di morsi tirate di capelli, spinte è proprio una fase intrinseca, un bisogno intrinseco del bambino e onestamente non bisogna farne un dramma perché non bisogno non bisogna neanche prendersela io sono stata "vittima" perché a scuola nella sezione di Emily lo racconto anche nel corso in un'unità specifica in cui anche la mamma di questo bambino che appunto mordeva Emily ha partecipato all'unità e Emily arrivava a casa, c'è c'è stata una fase che arrivava a casa con morsi fortissimi. 

Però che senso ha che io, genitore, me la prenda? Perché io, genitore, che conosco lo sviluppo dei bambini e conosco questa fase, so che il genitore consapevole sta già lavorando con il bambino. L'insegnante a scuola sta già lavorando con il bambino, almeno in quell'ambiente in cui ero io, che era un ambiente montessoriano, e so che stavano facendo già tutto il possibile, ma non posso prendermela con il bambino. neanche Emily se la prende con il bambino tra l'altro perché loro capiscono, sono bambini, capiscono che si parlano così a volte e comunicano la frustrazione in questo modo. Ci sono tantissimi bambini che mordono ma i genitori lo nascondono per vergogna e quindi è diventato quasi un tabù "Mio figlio morde, mamma mia" invece no, non deve essere un tabù. 

Questa è una fase, bisogna avere pazienza, bisogna normalizzarlo nella nostra mente, mantenere la calma, stare allerta ovviamente osservare i nostri figli per i segnali perché sappiamo quali sono i segnali del mordere tipo gli abbracci spesso portano al morso per qualsiasi ragione non entriamo nelle ragioni però spesso l'abbraccio può portare al morso se il bambino è propenso a mordere quindi io direi magari di prendere l'abitudine invece dell'abbraccio di suggerire l'abbraccio di dare il 5 e poi appunto continuare a promuovere alternative di comportamento vedo che hai bisogno di mordere, tieni, mordi questo. Anche una pannocchia di mais a volte è ottima per anticipare per esempio e dare qualcosa di interessante da mordere nei momenti che si sanno essere più a rischio. La pannocchia o la carota, un pezzo di mela, ecco, la darei per anticipare, per distrarre la mente e soddisfa- tipo al parco giochi- e soddisfare in anticipo il bisogno di mordere. 

Non la darei come alternativa quando ha morso perché non vogliamo associare quel comportamento al cibo, quindi non è un "quando ti comporti così ti do del cibo" ecco, quindi credo che questo sia molto molto importante, capire che è un bisogno intrinseco, capire che il bambino non è cattivo quando morde, spinge, tira i capelli, eccetera eccetera, e accogliere queste azioni forti che generalmente nascono dalla frustrazione di non saper comunicare le proprie emozioni forti. In tutto questo ovviamente io consiglio anche sempre di evitare il più possibile i no perché in questa fase in cui il bambino ha bisogno di praticare la volontà e la indipendenza il no diventa sempre una sorta di lotta di potere mentre invece possiamo utilizzare due opzioni invece di dire no invece di dire per esempio non tirare quello posso dire vuoi darmelo in mano o vuoi mettermelo sulla testa se incuriosiamo il bambino e lo rendiamo un gioco di solito funziona meglio questo non significa che tuo figlio faccio che vuole ma che soddisfi il suo bisogno di indipendenza e di praticare la volontà e soprattutto rimuove le lotte di potere quando rimuoviamo la lotta di potere più probabile che riusciamo a creare una relazione di fiducia reciproca. 

Ok, questo era quello che volevo dirvi per questa pillola montessoriana o di disciplina positiva di educazione a lungo termine. Vi ricordo che nel mio corso trovate tutto questo molto approfondito ovviamente nel corso educare a lungo termine, lo trovate su www.latela.com e mi trovate anche se vi manco su instagram come @lateladicalottablog. Buona serata, buona giornata o buona notte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao!

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«Educare con calma» è un bel principio di cui a me mancava solo un dettaglio: la calma. Questo podcast è un resoconto del mio viaggio interiore di genitore.