In questo episodio di Educare con Calma parlo con Barbara Farinelli di un tema purtroppo ancora tabù: la balbuzie. È nato tutto da un messaggio su Instagram e ho sentito il desiderio di regalarvi una chiacchierata con lei per fare tutti insieme un'azione importante: distruggere il tabù.
Ex manager, oggi studentessa in counselling, sostenitrice della genitorialità consapevole, Barbara vive in Inghilterra da 6 anni e 3 anni fa è diventata mamma, che è stata la svolta che l'ha convinta ad affrontare il "mostro" e riprendersi la propria libertà.
Io ho imparato tantissimo durante la chiacchierata, sono sicura che sarà arricchente anche per voi.
:: Link utili:
Trovate Barbara su instagram come @mamaelephant_ : non esitate a scrivere e tenetela d'occhio perché secondo me presto avrà interessanti sorprese (vero, Barbara?).
Il corso che Barbara menziona nell'episodio è "Psicodizione" della psicologa ed ex-balbuziente Chiara Comastri.
:: Come appoggiare il podcast:
Io non faccio pubblicità e non accetto sponsor, perché le pubblicità alimentano il consumismo e in più mi danno fastidio (quindi non voglio fare a voi una cosa che dà fastidio a me). Se vi piace il mio podcast e volete aiutarmi a mantenerlo vivo, potete aiutarmi a diffonderlo lasciando una recensione sulla piattaforma dove lo ascoltate e/o acquistare uno dei miei corsi o prodotti:
- Educare a lungo termine – un corso online su come educare i nostri figli (e prima noi stessi) in maniera più consapevole. Tanti genitori mi dicono che gli ha cambiato la vita.
- Co-schooling: educare a casa – un corso online su come giocare con i figli in maniera produttiva e affiancare il percorso scolastico per mantenere vivo il loro naturale amore per il sapere.
- Come si fa un bebè – una guida per il genitore + libro stampabile per i bambini per avviare l'educazione sessuale in casa.
- Storie Arcobaleno – una guida per il genitore + libro stampabile per bambini per abbattere i tabù sulla diversità sessuale e di genere.
- La Tela Shop – qui trovate libricini per prime letture in stile montessori, audiolibri di favole reali per bambini, materiali Montessori fatti a mano e giocattoli in stile montessoriano… e presto molto altro!
E ovviamente non esitate a passare su La Tela e dirmi ciao!
Una puntata potente, un argomento che mi ha sfiorato nella vita. Mi raccontano spesso che mio babbo da bambino era balbuziente ed è uno di quei bambini a cui probabilmente hanno detto “poi passa” (e forse neanche quello, data l’empatia nulla nel quale è stato educato). Capita che a volte nel parlare indugi di più su un suono, ma non avevo mai approfondito l’argomento e credevo veramente che fosse una condizione che passasse naturalmente o che ci si dovesse lavorare dal lato psicologico.
Ho pianto diverse volte ascoltandovi; essendo diventata anch’io madre da due anni e mezzo, ho capito perfettamente quel sentimento di avere un prima e un dopo la maternità. Diventare mamma è una rinascita, tutte le tue certezze vengono messe in discussione e ogni argomento che incontri sulla strada acquista un nuovo significato, perché il tuo modo di affrontarlo sarà il modo in cui lo affronteranno i tuoi figli.
Grazie Carlotta e grazie Barbara.
Grazie a te per averci dedicato il tuo tempo e condiviso con noi la tua esperienza!
Ps. Ho avuto un problema tecnico con i commenti, ma sto recuperando :-)
Ho pianto tanto ascoltandovi.
Il tema non è la balbuzie, ma il nocciolo della questione è lo stesso.
Ho un bambino di 7 anni con la Sindrome di Down il cui pensiero e cuore volano certamente più velocemente di quanto la sua lingua riesca a fare. Ho sempre pensato e cercato di empatizzare con la sua fatica e con la sua frustrazione, in particolare adesso che suo fratello di due anni e mezzo parla in maniera fluente, di aiutarlo con tutti gli strumenti a mia disposizione e con la terapia, ma non pensavo che il suo dolore potesse essere così profondo...
Tremo all' idea che possa addirittura desiderare di morire...
Oh Ilaria, mi hai commossa con questo tuo commento, grazie per aver condiviso con noi pensieri così intimi. Non conosco la disabilità e qualsiasi cosa io scriva sarebbe superficiale, ma posso solo dirti di continuare a evolvere tu e sviluppare gli strumenti per aiutare lui. Faccio il tifo per te con tutta me!
Ps. Ho avuto un problema tecnico con i commenti, ma sto finalmente recuperando! Di solito rispondo molto più in fretta! 💜
Quanta rara delicatezza! Che piacere averti scoperta! E grazie per il sostegno!
Grazie Ilaria, che bellissimo commento!
Ps. Ho avuto un problema tecnico con i commenti, ma sto recuperando :-)
Ciao Carlotta, qualsiasi tuo episodio è per me sempre utile, bellissimo e fonte d'ispirazione e riflessione!
Il mio bimbo di 3 anni balbetta da quando ha iniziato la scuola materna, ormai sono passati 4 mesi.. è possibile avere un indirizzo email di Barbara? Purtroppo non uso Instagram e Facebook. Grazie!
Ciao Isabella, ho avuto un problema tecnico con i commenti, ma ora sto recuperando! 💕
Non mi sento di darti io il suo indirizzo email, ma le dico di venire a rispondere lei 🙂
Ciao Isabella! Scusa se rispondo solo ora! Ti lascio il mio indirizzo email e quando vuoi scrivimi. A presto.
barbyfary@gmail.com
Bellissima puntata, molto emozionante. Grazie Carlotta: i tuoi contenuti sono sempre interessanti e di grande profondità. 😘
E io ringrazio Barbara che ha fatto a noi davvero un bellissimo regalo accettando il mio invito 💕
Questo è un episodio che penso riascolterò più volte. È un tema per me nuovo, un argomento a cui non avevo mai pensato, ed è stato illuminante ascoltarlo!
Episodio potentissimo e molto utile, grazie di cuore a Carlotta e a Barbara: avete registrato un piccolo capolavoro.
Un episodio più vicino a me di quanto avrei pensato a primo acchito.
L'ho ascoltato perché non avevo dubbi che ne sarebbero derivati spunti di riflessione importanti, sebbene io non abbia avuto a che fare per fortuna mai con questo problema, e nemmeno le persone a me vicine.
In primo luogo dico grazie a Barbara per la sua condivisione, per niente facile e dunque preziosa, ma anche per aver suggerito le modalità con cui noi genitori possiamo approcciarci ai nostri figli laddove questi facciano domande su qualcuno che si trova in questa situazione.
La risposta "dalle il tempo" mi ha commossa, nella sua incredibile e potente semplicità e sensibilità.
E poi, ascoltando ho sentito affinità con le sensazioni descritte, in particolare mi sono affiorati in testa pensieri riguardanti due situazioni che mi risuonano.
Una è la disabilità mentale e fisica di mia sorella maggiore, ricordo bene quando eravamo piccole (io piccola, lei già grande perché avevamo 9 anni di differenza, ma lei era la nostra piccola eterna) un episodio in particolare che mi turbò: una nostra cuginetta che vedevamo raramente era venuta a trovarci, appena arrivata iniziò a piangere spaventata guardando mia sorella.
La madre, mia zia (acquisita) disse "vabbè è normale che si spaventi", senza minimamente provare a spiegare alla bambina in modo da tranquillizzarla, senza cercare di far capire che non c'era niente di cui aver paura.
Senza normalizzare, ma anzi acuendo la paura e quindi la distanza.
Ecco, questo mi ferì molto, ricordo che avevo voglia di "difendere" mia sorella, che ai miei occhi da quella mamma era stata trattata come un "mostro".
Nelle parole di Barbara e dei suoi racconti dell'infanzia vedo questa stessa diffidenza, e penso sia importantissimo da genitori invece avvicinare i nostri figli, anziché fargli spostare lo sguardo.
La seconda situazione che questo episodio ha fatto affiorare, mi riguarda invece direttamente: quando Barbara ha detto che la balbuzie spesso la si "crea" con la propria mente, nel senso che siccome hai paura del blocco, la tua mente crea il blocco, ma che per fortuna esistono gli strumenti per far sì che questo circolo vizioso si rompa.
E' quello che io ho provato per anni, con gli attacchi di panico, a volte l'attacco veniva perché avevo paura che mi venisse, lo creavo!
E anche in questo caso esistono gli strumenti per venirne a capo.
La nostra mente è meravigliosa, anche quando è lei stessa a metterci alla prova.
Rosalba, che dire? Tu arrivi sempre dritta al cuore. Grazie per il tempo che ci hai dedicato con questa tua condivisione potente e delicata allo stesso tempo.
Quando ho aperto la pagina del podcast stamattina mi si è fermato il fiato. Sono una balbuziente, e la frase "volevo morire piuttosto che continuare a balbettare" la ricordo come il sottofondo di tutta la mia infanzia, così come sento tanto la preoccupazione di Barbara rispetto all'esempio che dà la sua comunicazione a sua figlia. Ho una bambina di quasi due anni e il pensiero che possa passare lei quello che ho passato io è insopportabile.
I miei genitori si sono sempre rifiutati di parlarne, la mia balbuzie era l'elefante nella stanza, anzi, le poche volte in cui introducevano il discorso era per spronarmi a fare meglio, a impegnarmi... Ma io non potevo impegnarmi più di così. Ogni mio grammo di forza era dedicata a elaborare strategie per sopravvivere alla comunicazione. Sono cresciuta con questa solitudine, con questo senso di colpa che fosse il mio poco impegno la radice del problema. Loro non sono mai riuscita a perdonarli, ma sto perdonando me stessa e accettando che no, non dipende da quanto brava io sia, e che anzi, più mi coccolo e meglio parlo.
Balbetto ancora, ho ancora una paura istintiva di tutte le situazioni in cui devo parlare, ma ho lavorato tanto e oggi ho un lavoro in cui parlo tutto il giorno, che amo tanto e per cui sono stimata.
Vorrei aggiungere che purtroppo ancora oggi da tanti estranei (e non) ricevo sguardi di puro imbarazzo, risatine in faccia, e la cosa più dolorosa e comune è la scarsa considerazione, come se fossi una poveretta. Credo che ci sentiamo tutti posati e aperti ma che le nostre reazioni istintive davanti a un handicap siano ancora troppo lesive e compassionevoli.
Grazie Barbara e Carlotta 🌼
Grazie Giulia per il feedback! Spero che le mie parole ti abbiano dato support. Sto lottando con tutte le mie forze affinchè questo mostro non condizioni le vite delle mie bambine e non ho intenzione di mollare! Scrivimi pure se vuoi io ci sono.
Certo, non si molla mai! Da tanta difficoltà arriva anche tanta forza :) un abbraccio
Grazie infinite, Giulia, per aver condiviso la tua esperienza con noi! L'unico modo per rompere il tabù è continuare a parlarne. 🌸