I video a bambini in difficoltà sono mancanza di rispetto

Carlotta Cerri
24 luglio 2022
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Purtroppo vanno di moda video on line in cui un adulto usa un minore come oggetto di scherzo per fare ridere milioni di altri adulti. Scherzi che prendono forma di spaventi, sfide, che fanno piangere i bambini, che li mettono in imbarazzo, ma per me la differenza tra uno scherzo e la mancanza di rispetto, la fa la risposta a queste due domande: 
1) ridono tutte le parti coinvolte? 
2) Ridono con te, o di te? 

Ricordo, tra tanti, il bambino di 2 anni con i braccioli a cui i genitori davano una banana da mangiare: non riusciva a portarsela alla bocca per via dei braccioli e piangeva. I genitori lo filmavano e ridevano. I commenti erano pieni di 😂😂😂. Quando commentai dicendo che non mi sembrava rispettoso, mi risposero: “Che pesante che sei, spero che i tuoi figli non prendano da te il tuo senso dell’umorismo”.
I video in cui un adulto prende in giro o spaventa e fa piangere un minore per far ridere gli adulti che li guardano sono tantissimi: spesso diventano virali, ottengono milioni di like e condivisioni.

Perché? Gli studi dimostrano che i livelli di empatia sono minori nel mondo online perché i neuroni specchio, che sono i neuroni incaricati dell’empatia, si attivano meno quando manca la comunicazione verbale. Ma questa non è una scusa per perpetuare e appoggiare mancanze di rispetto online, anzi, è un motivo in più per essere ancora più responsabili e attenti rispetto a ciò che postiamo. Perché questi video non sono scherzi, sono mancanze di rispetto. E io, onestamente, spero che i miei figli prendano da me il mio senso di rispetto ed empatia. 

Nella maggior parte di questi video virali, infatti, io non vedo minori che ridono, anzi al contrario, li vedo spaventati, in difficoltà, che soffrono. E quindi ti chiedo, che faresti se tuo figlio cadesse per strada e tutti gli adulti intorno a te si mettessero a ridere? 
Io mi sentirei allarmata, spaventata anche. 
Ma allora se nel mondo off line proteggi tuo figlio, perché non lo fai anche nel mondo on line? 
E anche se non è tuo figlio, o  se non hai figli, sei responsabile comunque. Non dare like, non commentare, non condividere. Questi video non sono scherzi: sono mancanza di rispetto.

💡 Non faccio nomi apposta, perché fare nomi o taggare significa che poi tu che mi leggi vai a cercare i video di cui parlo. E così nutri l’attenzione e aumenti l’engagement di quegli account. Non essere complice nel perpetuare queste mancanze di rispetto: smetti di seguire, non dare like, non commentare, non condividere (nemmeno in privato a me, pensando che io, che ho più visibilità, li possa “denunciare”. Non lo faccio apposta). Un modo più efficace per denunciare, in questo caso, è ignorare e smettere di seguire. E condividere reel e post in cui si denunciano questi comportamenti irrispettosi (verso minori o no) in modo che altre persone possano riflettere e, speriamo, responsabilizzarsi. 

Che altro possiamo fare. Hai idee?

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