La Tela di agosto: come gestire l'«ansia da separazione»
4 elementi essenziali del gioco autonomo, 3 idee per stimolare l'indipendenza nel gioco e 2 riflessioni da tenere a mente.
Ci siamo quasi: tra poco (r)inizia la scuola e alcuni genitori si ritroveranno al cancello con un bambino o una bambina che piange e non vuole separarsi. Ecco alcune frasi che i genitori mi scrivono di più in questo periodo:
«Ma la scuola le piace! Perché piange ogni volta che la lascio?»
«Inizia a piangere da prima di uscire di casa, non so come fare»
«Singhiozza quando la lascio, ma poi dopo 5 minuti che sono andata via è di nuovo felice. E io intanto mi sento malissimo»
Ho vissuto la crisi della separazione con entrambi i miei figli e, nonostante fossi sicura al 150% della scuola che avevo scelto e della mia decisione di mandarli a scuola, quello che ricordo di quei giorni (e lo provo ancora se ci penso forte) è senso di colpa, lacrime agli occhi, groppo alla gola, macigno sul petto, mani che tremano.
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