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Episodio 160 ·

Esce il mio libro! Il primo non-manuale di genitorialità

Questo episodio di Educare con Calma è un po' diverso, perché è come molta emozione che vi presento il mio libro «Cosa sarò da grande».

Lo definisco un non-manuale di genitorialità perché parlo ai genitori dalla vulnerabilità di una famiglia come la vostra. Non mi dilungo: trovate i dietro le quinte in questo episodio e su questa pagina del sito potete leggere di più del libro (anche l'indice) e capire come aiutarmi (se vi va).

E sì, da oggi puoi acquistare «Cosa sarò da grande» in prevendita!

PS. Nell'episodio parlo di Lucia, ma non vi dico chi è: ⁠eccola⁠. Ve l'ho detto che l'episodio è confusionario!

è uscito il mio libro. Lo so, non ci credo neanche io. Mi sembra surreale. Mi sembra incredibile, ma oggi il mio libro esce in prevendita. Voi non avete idea di che cosa significhi questo libro questo giorno per me, perché questo libro è stata una delle cose più difficili che io abbia mai fatto nella mia carriera lavorativa. Fermi tutti prima di continuare devo fare una premessa ho registrato questo episodio d'istinto in un momento di emozione e quando l'ho riascoltato per programmarlo, lo stavo per cancellare perché non è un momento di emozione, è un'esplosione di emozione. Salto da una parte all'altra non vi dico nemmeno il titolo del libro fino quasi alla fine dell'episodio e poi a un certo punto lo dico come se lo sapeste già tutti, ma poi mi ha fatto così tanta tenerezza che ho deciso di pubblicarlo esattamente così com'è trasparente, spontaneo, confuso. Ma credetemi se vi dico che questa intro ci voleva perché altrimenti rischiate di arrivare alla fine dell'episodio e non capire nemmeno quando esce il libro. Quindi ecco alcuni dettagli pratici Il libro è edito da Vallardi e si intitola Cosa farò da grande? Potete acquistarlo da oggi in prevendita e in libreria dal sei di febbraio. Se lo acquistate in prevendita, quindi prima del sei di febbraio, riceverete un grazie speciale, un contenuto bonus che ho in mente da tanto tempo e che ho deciso di regalarvi perché credo che possa davvero alleggerire la genitorialità e inoltre la prevendita lo fa entrare in più librerie possibili. Quindi il bonus è un grazie a voi che mi ha aiutato a diffonderlo. Vi spiego di più sulla tela punto com barra libro e ora vi lascio alla caotica emozione dei dietro le quinte di cosa sarò da grande? Buon ascolto. Non so bene che cosa voglio raccontarvi in questo episodio, se non proprio solo quanto sia stata una montagna russa. Questo libro è arrivato inaspettato um nell'anno in cui ero in Nuova Zelanda ho ricevuto tre proposte di collaborazione con case editrici a cui ho detto sempre no perché non sentivo che fosse il momento giusto. Non sentivo di essere pronta a scrivere un libro e soprattutto non sentivo di voler scrivere quello che mi chiedevano che era un libro sull'educazione montessoriana. Um nonostante io ami Montessori ci tengo a precisare e Montessori faccia parte anche del mio percorso per educare a lungo termine e mi piace tantissimo diffondere i suoi insegnamenti. Purtroppo oggigiorno Montessori va molto di moda e quindi io ho visto questa questa richiesta di scrivere di Montessori proprio come un una mera opportunità commerciale. E no, non non voglio usare Montessori per in maniera commerciale. Anzi, come sapete ormai di Montessori parlo pochissimo anche sui miei profili, um non sul mio percorso, sul mio percorso è l'unico posto dove davvero parlo di Montessori, perché lì parliamo dell'essenza. Parliamo del metodo parliamo del dell'autenticità di di degli insegnamenti di Maria Montessori. Um ma sui social non non voglio, non ho più voglia di parlarne perché davvero um ormai sulla bocca di tutti è un modo per ottenere dei click e io non mi sento di voler usare Montessori così. E questa è anche la parte della ragione per cui ho detto di no quando mi sono arrivate quelle proposte di collaborazione anche da case editrici molto grandi. Poi un giorno ho ricevuto una mail. Era il quattro ottobre del duemila e ventuno sì, duemila e ventuno avete sentito bene, non è un errore. E con il titolo um conversazione editoriale il mio primo istinto è stato quello di dire di no alla proposta di sentirci telefonicamente perché comunque sapevo già di non sentirmi pronta per scrivere un libro e e soprattutto pensavo che fosse un altro libro su Montessori. E invece quello che è successo è che quel giorno ho detto di sì. Abbiamo fatto questa chiamata e con mia sorpresa è successo che mi hanno dato praticamente carta bianca, cioè mi hanno detto vogliamo leggere quello che hai da scrivere e quindi io avevo un'idea di quello che volevo scrivere e avevo un'idea di come voler parlare ai genitori di questa educazione che voglio diffondere e loro l'hanno accolta. E quindi il diciannove novembre del duemila e ventuno ho firmato il contratto proprio il giorno del mio compleanno e da allora è iniziata questa montagna russa e la chiamo montagna russa perché è stata veramente, a parte la montagna russa emotiva, di ripercorrere tutta la genitorialità dell'inizio la mia genitorialità dell'inizio le scelte, le vittorie, le sconfitte, le sconfitte ancora più dure, le difficoltà nella relazione con mio marito, um a parte tutto questo, è proprio stata una difficoltà? Um pratica ecco di fare un lavoro che non avevo mai fatto prima, una un uscire dalla zona di comfort veramente in maniera colossale, perché io ho sempre lavorato per me stessa da quando mi sono laureata all'università non c'è stato un giorno della mia vita che io non abbia lavorato per me stessa. Non ho mai lavorato per altri. Questo per me è stato veramente complicato. È stato complicato riuscire a trovare i compromessi. Ecco, tra il mio stile lavorativo e il loro stile lavorativo poi ce l'abbiamo fatta, ovviamente. Però comunque, ecco è è stato tutto un un un continuo vedere lì la zona di comfort, no, come un cerchio e vedere proprio con essere proprio con i piedi fuori da questo cerchio. Ecco, questa è stata la sensazione, no? Che poi in realtà questo libro era già tutto nella mia mente. Cioè, io lo vedevo, lo visualizza già nella mia mente. Ma la cosa che io non so fare non sono brava a fare è proprio dare una struttura ai miei pensieri. Voi ormai mi conoscete. Sapete che i miei pensieri funzionano così a ragnatela, no? E ogni tanto seguo un filo della ragnatela e vado da tutt'altra parte. Ecco, per me um, così è stato anche scrivere questo libro. Io ho buttato giù tutti i pensieri che volevo vedere riflessi in questo libro e mi sono detta wow, questo è finito. Ho finito il mio lavoro. Adesso invio tutto questo malloppo di parole, lettere, frasi, pensieri, ragnatela alla casa editrice e l'editor gli dà una forma, gli dà una struttura, gli dà la colonna vertebrale. E invece cosa è successo? Ho inviato tutto questo alla casa editrice. Siamo già a nell'estate del duemila e ventidue a questo punto e Flavia mi chiama e mi dice Carlotta fantastico, ma questo non è ancora un libro. Adesso il lavoro che devi fare è dargli la struttura, dargli una colonna vertebrale, dargli un indice. Abbiamo bisogno di un indice e quello è il lavoro dell'autore e io sono caduta un po' dal pero, perché io pensavo che quello fosse il lavoro. Dell'editor ovviamente prima esperienza a lavorare con una casa editrice. Um insomma, ovviamente questo è un lavoro che ho fatto io per i miei corsi dare loro la struttura e faccio per le mie guide. Mhm sempre, perché questo è il mio lavoro, ovviamente all'interno della tela però non mi aspettavo ecco di dover fare questo lavoro da sola e sono caduto un po' in un baratro, devo dire. E, um ho chiuso tutto, ho ho proprio avuto un rifiuto, un blocco. Non ho più fatto nulla per settimane e settimane. E finché un giorno parlo con Rosy, la rosi che adesso fa parte del nostro team e le racconto tutto questo, le racconto quanto stessi facendo fatica. Le racconto quanta fatica mi fosse già sembrato scrivere. Tutto questo, um tutte queste pagine che avevo scritto e soprattutto quanto quanto quanto investimento emotivo avevo messo e anche di tempo. Ovviamente avevo messo in tutte queste pagine um e adesso mi sembrava quasi di non avere più energie per fare anche questa parte di lavoro E lei mi ha detto Carlotta, ma perché non chiedi a Lucia? Ecco, Lucia è stata un prima e un dopo in questa avventura. Perché se prima è stato un lavoro completamente solitario, estremamente solitario, mannaggia, ma se mi avessero detto che scrivere un libro è un lavoro così solitario, probabilmente avrei detto di no anche a questo libro. Poi invece quando ho conosciuto Lucia finalmente ho avuto una spalla anche solo su cui lamentarmi e dire Lucia, questo mi sembra troppo difficile come faccio? E Lucia ha fatto la magia, ha preso queste centinaia di pagine di pensieri ragnatela e ci ha visto un libro. Ci ha visto il libro che vedete oggi che che a breve avrete tra le mani che potete comprare oggi in prevendita e e mi emoziona tantissimo dirlo perché veramente erano pensieri a ragnatela, cioè erano davvero pensieri che non avevano un ordine. Capitoli erano divisi in capitoli, certo, ma non avevano un ordine, non avevano un senso logico, non non avevano una una una struttura e lei invece ci ha visto un libro è tornata da me dicendomi Metti insieme questi quattro capitoli, metti insieme questi due capitoli, metti insieme questo è tornata da me con un indice, con dei titoli, con dei sottotitoli e per la prima volta l'ho visto anch'io il libro e non mi sono più sentita sola. Questa è stata Lucia. Lucia ha acceso una luce nella stanza buia dove ero dove mi sentivo sola e affranta e completamente persa e ha acceso una luce. E che dire niente. Io sarò ovviamente per sempre grata a Lucia. E perché poi quando ho inviato quello che è stato la versione quasi finale del libro alla casa editrice effettivamente era fatto, effettivamente era finito anche loro mi hanno detto wow, questo questo è un libro finito. Um e infatti ci sono stati poi pochissimi ritocchi che ho fatto invece con l'editor um della della casa editrice Antonella, che ringrazio tantissimo perché è stata è stato bellissimo lavorare anche con lei. E se il libro è così bello sicuramente anche perché Antonella ha fatto quest'ultimo lavoro di piccole revisioni e piccole modifiche qua e là che mi hanno proprio aiutata a renderlo esattamente come lo volevo. Una cosa che mi è piaciuta tantissimo e che proprio e che lei mi ha proprio detto Carlotta, questo è il tuo libro e dev'essere ogni parola dev'essere esattamente quella che vuoi. Quindi lo cambiamo tante qua tante volte quanto vuoi e questo mi ha proprio dato tantissima fiducia, perché effettivamente è vero, vi sto consegnando le mie parole vi e voi sapete quanta importanza io do alle parole. Um che altro vi racconto il titolo Il titolo è stato interessante perché in realtà è un titolo che io non non sono brava con i titoli, sono assolutamente pessima con i titoli per se fosse stato per me l'avrei chiamato educare a lungo termine perché um insomma non non sono molto creativa nella sfera di dei titoli e sottotitoli. Um e quindi il titolo è stato veramente un po', un brain storming con Flavia, con Marcella che ringrazio tanto perché comunque so che hanno dedicato veramente tanto tempo a pensare al messaggio che volevo trasmettere e a creare un titolo che trasmettesse l'essenza del libro, ma fosse anche curioso e allo stesso tempo anche commerciale, perché comunque stiamo parlando di un libro che va sugli scaffali di una libreria, non che compra solo la mia comunità, ma disponibile per un pubblico molto più ampio. E quindi cosa sarò da grande? Ci è sembrato un titolo che davvero trasmettesse l'essenza del libro, ovvero concentrarci su chi saranno i nostri figli da grandi, ma anche su chi siamo noi da grandi e chi saremo da grandi perché siamo in continua evoluzione. E poi gioca proprio anche sul cosa farò da grande e toglie il focus sulla performance e lo mette invece sull'essenza della di chi è la persona e quindi mi è piaciuto molto che altro? La copertina è stata complicata e per questo devo dire che davvero c'è stata tantissima pazienza da parte di tutti, perché io avevo un'idea di come dovesse essere questa copertina. Um E poi io sono una persona molto dettagli. E quindi avevo davvero un avevo un'idea di quello che non volevo che fosse la copertina. E quando mi hanno proposto questa casetta, questa scatola da cui con il tetto aperto da cui volano fuori queste quattro persone um che volano tutte nella stessa direzione, ma indipendentemente un papà, una mamma e due bambini Ho rivisto un po', noi no. Ho rivisto me e Alex, Oliver ed Emily, um, che siamo usciti un pochino dal dalla scatola da Siamo scesi dalla ruota della vita che avevamo prima una vita stanziale e siamo partiti per viaggiare. Siamo partiti verso nuovi orizzonti e verso una vita poco familiare, no, in cui siamo usciti dalle nostre zone di comfort, ma portandoci dietro anche il nostro lavoro. E mi è piaciuto che anche i colori non fossero stereotipati. Mi è piaciuto questa la metafora della casa scatola da cui poter sollevare il coperchio, sollevare il tetto e uscire perché è un po' quello che voglio trasmettere con il messaggio dello scendere dalle ruote che è anche un po' uscire dalle scatole? No, quando parlo di non etichettare le persone di non mettere le persone in scatola intendo anche questo um e quindi ecco quando l'ho vista mi ha fatto tantissima tenerezza. Però davvero questa copertina arriva cioè l'abbiamo scelta dopo mi sembra tre proposte di copertine e alla fine per esaurimento la casa editrice me ne ha inviate sei insieme con tutta una completamente diverse una dall'altra e quando ho visto questa eh ho detto è lei insomma c'è tantissimo c'è tantissimo da raccontare dietro questo libro. Mhm, ci tenevo proprio a fare questo episodio per per voi, per per raccontarvelo e per rendervi partecipi di questa avventura, di questo percorso. E proprio anche per dirvi che finalmente è in prevendita che finalmente ce l'avrete finalmente sarà tra le vostre mani. Non vedo l'ora che succeda, non vedo l'ora che che lo leggiate non vedo l'ora che mi scriviate i vostri feedback non lo so, non non non lo so, non so che cosa aspettarmi. Ecco però penso davvero che possa essere uno strumento molto potente per arrivare nelle case delle famiglie e nelle menti delle persone e piantare dei semini che poi germoglino che non germoglino. Non importa però sapere di poterli piantare che poi rimarranno lì è veramente per me l'essenza di quello che faccio e quella speranza di poter cambiare l'educazione tutti insieme perché io da sola non posso cambiarla e quindi non vedo l'ora che arrivi il sei febbraio, un giorno in cui finalmente potrete leggerlo e non vedo l'ora che inizi ad entrare nelle vostre case. È una cosa importantissima di cui mi stavo dimenticando, ma che in realtà ho fatto questo episodio quasi solo per dirvi questo e me ne stavo dimenticando, è che se lo comprate in prevendita potrete avere accesso a un contenuto speciale che ho creato con tantissimo amore, ma anche con tantissima, tantissima, tantissima riflessione. E sono uscite cose veramente molto diverse da quelle che mi aspettavo e che hanno davvero poco a che fare con la genitorialità. In realtà però vabbè, questo sì forse un po' me lo aspettavo perché, come leggerete anche nel libro, per me la genitorialità non è solo crescere i figli, ma è crescere se stessi. Quindi se lo comprate adesso in prevendita, la prevendita sarà fino al sei di febbraio. Avrete accesso anche a questo contenuto e basta. Questo è tutto quello che volevo raccontarvi. Spero in realtà perché non so con tutta l'emozione che sto provando in questo momento nel darvi queste notizie. Onestamente può darsi che mi stia dimenticando un sacco di altre cose che vorrei raccontarvi, ma non importa, ci saranno altre occasioni per raccontarle e in realtà qui volevo proprio solo raccontarvi un po' dietro le quinte, raccontarvi la mia emozione ma soprattutto condividere con voi questa giornata perché non potevo non condividerlo con voi che mi accompagnate su questo podcast e mi avete nelle orecchie ormai dal lontanissimo perché a me sembra lontanissimo. Duemila e venti. Vi ringrazio. Grazie per il vostro appoggio. Grazie per il vostro supporto. Grazie per esserci. Grazie per accogliermi, per prendermi così per ascoltare anche episodi come questo che non hanno né capo né coda. Um se siete arrivati fino a qua veramente mhm, ve ne sono grata. Il vostro tempo per me non è mai scontato e vi ringrazio. Vi ringrazio tantissimo. Voilà! Basta! Chiudo. Vi lascio il link per ordinarlo in prevendita nelle note dell'episodio e vi saluto. Buona serata. Buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao

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«Educare con calma» è un bel principio di cui a me mancava solo un dettaglio: la calma. Questo podcast è un resoconto del mio viaggio interiore di genitore.