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Conosci la storia dell’asino di Buridano? L’asino stava fermo a metà strada tra una mangiatoia di fieno e un abbeveratoio. Non sapeva decidere se bere o mangiare prima, e così alla fine morì di fame e di sete.
Oggi mi ha fatta pensare a noi genitori.
Spesso stiamo fermi tra chi vogliamo essere e la nostra percezione di chi siamo (spesso fallimenti).
Per essere il genitore che vogliamo essere dobbiamo accogliere l’evoluzione personale. Per cambiare la percezione fallimentare di noi dobbiamo accettare chi siamo dentro e chi abbiamo di fronte. Entrambi questi processi richiedono azione. Eppure spesso stiamo lì, fermi, incerti su quale direzione scegliere prima.
E non ci rendiamo conto che non c’è bisogno di scegliere, perché non c’è un prima.
L’evoluzione (come l’educazione) non è lineare, non ha un ordine prestabilito, non ha un percorso ideale. Possiamo iniziare a cambiare frasi e comportamenti con gli altri e presto ci troviamo di fronte a uno specchio, per perdonarci. Oppure possiamo iniziare un viaggio dentro noi stessi ed eventualmente ci ritroviamo di fronte agli altri, per accoglierli.
Alla fine passiamo per tutte quelle strade, prima o dopo non ha importanza, perché a lungo termine arriviamo comunque. Se ti senti bloccato (su qualsiasi decisione), pensare a lungo termine è la soluzione.
Se l’asino di Buridano avesse avuto la capacità di pensare a lungo termine, avrebbe prima mangiato e poi bevuto (o viceversa) e non sarebbe morto di fame e sete.
Non essere come l’asino di Buridano. Pensa a lungo termine. Usa il futuro. Inizia oggi.