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Il mio secondo parto express

Carlotta Cerri
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Questo post, come il mio secondo parto, sarà express.

[Devi sapere che il mio primo travaglio e parto sono stati estremamente veloci e quando ero incinta di Emily i medici continuavano a dirmi che il secondo sarebbe ancora più veloce. Beh, non avrei mai creduto che potesse essere così veloce! E te lo racconto perché credo che le donne incinte abbiano bisogno di sapere che non tutti i travagli e parti sono esperienze terribili da film dell’orrore—anche se, purtroppo, tutti ti raccontano solo quelle negative… quasi come se siano orgogliose di quanto sia stato difficile!]

Era il 31 dicembre. Intorno alle 3:00 ero sveglia perché Oliver si era svegliato e, anche se era andato Alex da lui, io non riuscivo più a dormire. Era solo insonnia, perché mi sentivo benissimo, nessun dolore, nessun sintomo, le contrazioni erano le stesse di sempre. E poi è iniziato.

3:00 - Mi si sono rotte le acque, ma all’inizio non l’avevo nemmeno capito: la testa di Emily era talmente bassa che è uscita solo pochissima acqua. Niente delle fontane che si vedono nei film! Mi rimetto a letto.

4:30 - Comincio ad avere contrazioni regolari e quindi decidiamo (come aveva consigliato il ginecologo) di prepararci e andare in ospedale. (In una situazione normale, avrei aspettato fino a quando le contrazioni erano lunghe un minuto e ogni tre minuti, come ho imparato al corso pre parto)

5:10 - Arriviamo in ospedale. Il viaggio in auto è stato rilassante (completamente diverso dal primo travaglio), le contrazioni erano regolari, ma non ancora fortissime. Sta così bene che decidiamo di andare a parcheggiare insieme e farci una passeggiata (in salita) fino al pronto soccorso. Ad un certo punto devo addirittura sgridare Alex perché a metà strada mi sta facendo ridere così tanto che le contrazioni stanno diventando più dolorose. Insomma, ci stiamo divertendo un sacco!

5:20 - L’ostetrica mi visita e mi dice che sono di tre centimetri. Ma visto che le racconto del primo parto express, decide di mandarmi direttamente in sala parto per continuare il travaglio lì. Però io ero un po’ arrabbiata… solo 3cm? Forse avrei dovuto aspettare di più a casa? Meno male che non l’ho fatto!

5:45 - A questo punto, le contrazioni sono abbastanza regolari e forti e il dolore (fisico e mentale, perché penso di avere ancora ore di travaglio davanti a me!) è insopportabile.

6:10-6:30 - Vado in bagno e le contrazioni sono così forti che penso di non farcela senza epidurale. Ma a quel punto mi alzo in piedi e sento un dolore che ricordo molto bene dal primo parto: la testa sta uscendo, ho bisogno di spingere! Alex chiama l’ostetrica che arriva camminando, con calma (pensando che non sia possibile!). La conversazione va più o meno così,

Ostetrica: “Siediti che ti visitiamo”.

Io: ”Non c’è bisogno di visitarmi, sta uscendo, devo spingere!” (Il dolore è così intenso che quasi piango!)

Ostetrica: “Ok, non ti preoccupare, ti visito così vediamo se puoi iniziare a spingere”. (Ovviamente non mi crede, ma non posso biasimarla!)

Io: ”Ti dico che sta uscendo!!!”.

Ostetrica, dopo avermi visitato, “Sta uscendo!”. (Te l’ho detto!) (Chiama un’altra ostetrica e iniziano a correre da un lato all’altro per preparare la sala che non è ancora pronta, perché pensavamo ci volessero ancora ore… Alex ha ragione, sono una baby-making machine)

Ostetrica, “Ok, spingi! No, ferma, non spingere più! Troppo veloce! (Come?!?!) Ok, ora spingi! Stop, stop, stop! Ok, spingi leggermente”.

06:30 - Emily è nata. Zero punti. Urrà per noi!

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