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Su come ritrovarsi in un matrimonio (sali sulla bicicletta)

Carlotta Cerri
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Qualche giorno fa io e Alex ci siamo presi tempo per noi. Dopo mesi senza una babysitter, 6 ore di solo noi in due giorni ci sono sembrate tre settimane.

Abbiamo camminato senza sosta e parlato, parlato, parlato.

Succede sempre lo stesso: quando non ci dedichiamo tempo troppo a lungo, ci va un po’ per rompere il ghiaccio. Anche dopo 14 anni. Magari ancora di più dopo 14 anni. Spesso stiamo in silenzio per un bel po’. Abbiamo imparato a lasciarlo parlare, il silenzio, la sua voce non ci rende più scomodi. 

Poi normalmente parliamo di lavoro, come se non sapessimo parlare d’altro.

E poi, a un certo punto, ci ritroviamo. Una risata, una battuta. Un qualcosa che ci ricorda chi siamo. Ci prendiamo per mano. Hey, io ti conosco. Ti conosco anche bene.

Quella sera siamo tornati a casa più complici. Io con le dita dei piedi gelati perché non sono finlandese come lui. Ma più calda, accogliente, amorevole.

Perché poi alla fine essere complici è come andare in bicicletta. Se sai come si fa, se l’hai fatto una volta, non te lo scordi più.

Ma se sulla bicicletta non ci sali mai…

Trovate il tempo di andare in bicicletta.

E se si è rotta, già che siamo sotto le feste chiedete a Babbo Natale di aggiustarla.

Ps. Babbo Natale non esiste. Babbo Natale siete voi, tu + partner. 

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