Tre lezioni che ci può insegnare l'acqua

Carlotta Cerri
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Oggi faccio una cosa un po’ diversa: ti lascio 3 lezioni ispirate dal mio elemento preferito e che hanno guidato tanti passi della mia genitorialità.

Per me, la lezione n.3 è la più importante e ringrazio María Montessori per avermelo insegnato. Capire che i miei figli, come spugne, assorbono sia acqua pulita sia acqua sporca mi ha spesso aiutata a riflettere su che acqua sono io per i miei figli. E quando la risposta non mi soddisfaceva, sapevo che era ora di aggiustare il tiro e fare il lavoro su me stessa (o se non ero disposta a fare il lavoro, sapevo che dovevo abbassare le aspettative). 

L’acqua è uno dei miei elementi preferiti. Quindi oggi ho deciso di usare l’acqua per lasciarti 3 pensieri che mi hanno aiutata tanto nella genitorialità.

1: una cosa pratica che io sentii tanti anni fa in inglese e diventò quasi un mantra per me. “When crabby and water”, cioè, quando sono arrabbiati aggiungi acqua. In una giornata no io spesso andavo in un posto con acqua, un fiume, al mare, un alto, una piscina, anche solo la vasca da bagno e la giornata si risollevava.

2: l’attenzione negativa (urla, punizioni, minacce) è comunque attenzione! Quando diamo attenzione negativa stiamo inaffiando erbacce, dobbiamo imparare ad annaffiare fiori.

3: i bambini sono come le spugne. Ma come diceva Maria Montessori, ma le spugne assorbono sia acqua pulita, sia acqua sporca. 
Da genitore è importante chiedersi: che acqua sono io per i miei figli? E quindi lo chiedo a te. Che acqua sei tu per i tuoi figli?

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